La storia di Fonzaso
La pieve di Santa Maria di Fonzaso viene citata per la prima volta nella decima papale del 1297. L'antica chiesa, distrutta da un incendio nel 1581, nel 1610 fu ricostruita in stile classico rinascimentale, a un’unica navata.
La località compare per la prima volta con la denominazione di Fonzase, nel 983, nella donazione di due casali fatta dal vescovo di Vicenza Rodolfo al monastero vicentino dei Santi Vito e Modesto.
È chiamata Fonzaso nella divisione che Ezzelino II il monaco fece dei propri beni, nel 1223, ai figli Ezzelino III da Romano e Alberico.
La pieve di Santa Maria di Fonzaso viene citata per la prima volta nella decima papale del 1297.
Era retta dall’arciprete Tomeo, coadiuvato da tre chierici.
Allora, Fonzaso estendeva la sua giurisdizione sulla chiesa di Arten che nel 1921 divenne parrocchia indipendente.
Dell’antica arcipretale rimangono il protiro in pietra del 12°-13° secolo che ancora decora la facciata della chiesa, e quello della porta meridionale.
Questa antica chiesa, distrutta da un incendio nel 1581, nel 1610 fu ricostruita in stile classico rinascimentale, a un’unica navata.
Ulteriori restauri furono inaugurati nel 1969, quando fu consacrato anche il nuovo altare maggiore. In due altari laterali sono conservati i corpi dei santi Simplicio e Prospero.