Le opere d'arte di Este Santa Tecla
Al posto d’onore, sulla parete di fondo del presbiterio della chiesa arcipretale di Santa Tecla di Este, troneggia un dipinto ad olio di Giovanbattista Tiepolo raffigurante Santa Tecla che prega per la liberazione di Este dalla pestilenza.
La grande tela, consegnata il 24 dicembre del 1759, fu voluta dalla magnifica comunità di Este in sostituzione di un’opera di Antonio Zanchi, oggi conservata in sacrestia.
Il soggetto fu suggerito dal cardinale Rezzonico che auspicava una rappresentazione «del Signore o del titolare del tempio». Lo storico Isidoro Alessi tradusse questa indicazione in un soggetto più preciso che metteva insieme Dio padre e santa Tecla.
Il modello preparatorio della pala si trova attualmente tra le raccolte del Metropolitan museum di New York.
La cappella laterale destra conserva un prezioso crocifisso dello scultore feltrino Francesco Terilli.
Realizzato tra il 1610 e il 1620 in legno di cirmolo, era in origine policromo, probabilmente collocato sopra gli stalli del coro dell’antico duomo.
L’opera, che rappresenta il Cristo patiens, cioè sopraffatto dalla morte, si caratterizza per il forte realismo visibile soprattutto nei particolari anatomici del corpo e nel volto segnato dagli spasimi dell’agonia.
Vero capolavoro di oreficeria è il piccolo cancello di balaustra datato 1734, in rame sbalzato e cesellato, realizzato nella bottega padovana di Giovanni Marangoni.
L’altare del Santissimo Sacramento, nella cappella sinistra, è in marmo bianco di Carrara ed è firmato dal maestro della scultura illusionista del Settecento Antonio Corradini. Ne Il trionfo dell’Eucarestia spicca l’allegoria della Fede, rappresentata da una giovane velata che sorregge una croce.
Sulla parete destra del presbiterio due affreschi ottocenteschi di Giovanni de Min: uno rappresenta San Prosdocimo che predica al popolo atestino.