A sette anni dall'inizio del restauro, la grande pala d'altare firmata da Giambattista Tiepolo ha fatto ritorno a Este, dove sta per iniziare la seconda fase del pieno recupero dell'opera. A ospitarla sarà il Museo atestino, nella sala delle Colonne, dove visitatori e fedeli potranno seguire gli interventi sul retro della tela. Per rivedere Santa Tecla in duomo saranno necessari alcuni altri mesi di attesa.
La parrocchia di Santa Tecla (Este Duomo) fa parte del Vicariato di Este. Conta 5.350 parrocchiani a ottobre del 2018 e la partecipazione alla vita religiosa è circa del 20-25%.
Secondo la tradizione, fu san Prosdocimo a portare il cristianesimo a Este. L’intitolazione a santa Tecla, vergine e martire discepola di san Paolo, fa riferimento alla diffusione del suo culto avvenuto in alta Italia tra la fine del quarto secolo e l’inizio del sesto.
Al posto d’onore, sulla parete di fondo del presbiterio della chiesa arcipretale di Santa Tecla di Este, troneggia un dipinto ad olio di Giovanbattista Tiepolo raffigurante Santa Tecla che prega per la liberazione di Este dalla pestilenza.
I servizi della Difesa
Cent'anni fa moriva don Angelo Pelà, il fondatore del patronato Santissimo Redentore di Este, primo centro giovanile della diocesi, tra i primi del Veneto.
Don Pelà aveva un concetto di sacerdote-educatore modellato su don Bosco, che voleva arrivare a una fede cristiana impegnata nella vita e per la vita delle persone, inserendosi nella loro realtà sociale e culturale. La formazione cristiana andava quindi inquadrata all’interno di un concetto di “educazione integrale” di grande modernità che svilupperà al Redentore immaginando il patronato come coordinatore di una “comunità educante” con riferimento alle famiglie, dotato di un gruppo qualificato di animatori-educatori (chiamati “capisquadra”) per collaborare all’unico progetto educativo.
Le parrocchie di Este e Torreglia collaborano con gli istituti comprensivi della zona nell'alternanza scuola-lavoro: dieci i ragazzi impegnati tra patronato e bellezze artistiche.
«Il nostro non vuole essere un bilancio fine a se stesso – spiega don Michele Majoni, vicario parrocchiale a Santa Tecla – che miri soltanto a far quadrare i conti, ma uno strumento per migliorare la gestione del patronato, senza mai perdere di vista i valori cristiani che stanno alla base».
Un week end di festa per i giovani del patronato Redentore di Este, che da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio ospiterà la terza edizione del "Julyoung Festival". Musica, arte, cibo di strada, sport e cabaret per offrire ai ragazzi uno spazio di incontro ed espressione, a cui si aggiunge anche la solidarietà. Il ricavato della lotteria sarà devoluto, infatti, alle popolazioni colpite dal terremoto.
L’anno prossimo sarà il 130° anniversario della nascita: un’occasione per continuare il lavoro di studio e rilettura iniziato con il centenario sui 30 faldoni di documenti conservati dalla parrocchia che fanno luce sulla sua figura di laico impegnato al servizio della sua chiesa. Facendo giustizia di strumentalizzazioni e letture parziali.
“La Buena Onda” è la proposta che la parrocchia Santa Tecla di Este dedica ai giovani dai 18 ai 30 anni. Tre diversi percorsi in cui trovano spazio non solo incontri di fede ma anche serate dedicate all'attualità. Obiettivo, mantenere vivo e sviluppare il "tesoro" di entusiasmo e condivisione accumulato nei giorni della Gmg di Cracovia. Domenica 15 alle ore 21 il prossimo appuntamento, dedicato al prossimo Sinodo dei giovani.
La messa delle 11 di domenica 25 settembre sarà il cuore della festa per la patrona, la protomartire del 1° secolo, discepola di san Paolo, la cui devozione è profonda nel Padovano. Il ritorno di son Danilo Serena a Este è un'occasione molto attesa per l'enorme affetto che provano per lui quelli che sono stati i suoi parrocchiani dalla fine degli anni Settanta al 2001, quando il sacerdote è diventato vicario generale della diocesi di Padova.
Il nuovo volume del direttore dell'ufficio per i beni culturali della diocesi di Padova ripercorre con acribia tutte le manifestazioni della profonda devozione per la protomartire condotta alla fede cristiana dallo stesso san Paolo. Una devozione arrivata nel Padovano probabilmente da Aquileia che qui ha conosciuto grande seguito e che nella Este che vide il proprio duomo promosso a chiesa abaziale l'abate poteva portare raffigurata nel suo pastorale.
Tre progetti di volontariato stanno coinvolgendo i giovanissimi della parrocchia di Santa Tecla: alla fondazione Santa Tecla (con partenza a breve), all’Irea Morini Pedrina Pelà Tono (dove l’esperienza, già da un anno, sta riscuotendo un esito positivo) e nel bar del patronato del Redentore.
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Il restauro della grande tela di Giambattista Tiepolo che impreziosisce il duomo di Santa Tecla a Este sta rivelando tutto lo splendore delle originali tinte, ma dovrà proseguire ancora per almeno un anno e mezzo, anche per attendere la fine dei lavori in duomo. Un depliant spiega alla cittadinanza in attesa i risultati che si stanno ottenendo e i tempi che saranno necessari per veder tornare a casa il capolavoro.
«Dopo l'ennesima tragedia del mare, con oltre 700 morti nelle acque del Mediterraneo, apro il giornale di Padova: leggo che in due comuni, Vigodarzere e Battaglia, ci sono proteste contro l’arrivo dei profughi. Leggo poi la sua risposta, direttore, sull’ultima Difesa dove si domanda: "Siccome di profughi ne arriveranno altri, non sarebbe il momento cari sindaci di scommettere sull’accoglienza possibile e non sull’inutile protesta?". Ritengo che un simile appello si potrebbe rivolgere a ognuna delle nostre comunità: "Siccome di profughi ne arriveranno altri, non sarebbe il momento care parrocchie di scommettere sull’accoglienza possibile?"».
Guarda il video editoriale del direttore Guglielmo Frezza.