Anche i migranti al festival dei giovani del Redentore di Este
Un week end di festa per i giovani del patronato Redentore di Este, che da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio ospiterà la terza edizione del "Julyoung Festival". Musica, arte, cibo di strada, sport e cabaret per offrire ai ragazzi uno spazio di incontro ed espressione, a cui si aggiunge anche la solidarietà. Il ricavato della lotteria sarà devoluto, infatti, alle popolazioni colpite dal terremoto.
Un festival organizzato dai giovani per i giovani
Anche quest’anno il patronato Redentore di Este, ospiterà, dal 30 giugno al 2 luglio una festa all’insegna della musica, dell’arte e del cibo di strada.
Venerdì 30, a partire dalle 20.30, sul palco si alterneranno tre gruppi, in una staffetta musicale che punta non soltanto a divertire il pubblico, ma anche a favorire l’integrazione.
Accanto agli “Horror Vacui” e ai “Punk o clock”, band composte da giovani musicisti della zona, si esibiranno anche venti rifugiati africani ospitati a Battaglia Terme, che cercheranno di riprodurre i suoni della loro terra d’origine attraverso le percussioni.
I ragazzi, quindi, percorreranno a ritroso il viaggio che li ha portati nel nostro paese, dopo un passato di sofferenze da cui intendono uscire puntando sulle proprie capacità e ricorrendo alla giusta dose di ironia, la stessa che li ha guidati nella scelta del nome della band, targata “Clan Destino”.
«Invitando questo gruppo, nato circa un anno fa – spiega il vicario parrocchiale don Michele Majoni – vorremmo far capire che prima di etichettare questi ragazzi come profughi, è importante vederli come persone. Coinvolgerli in questa festa è un primo passo verso l’accoglienza». L’invito a partecipare, come volontari oltre che come semplici spettatori, è stato esteso anche ai giovani africani ospitati nella parrocchia di Santa Tecla.
La musica sarà protagonista anche della serata di sabato 1 luglio, con la cartoons tribute band “La mente di Tetsuya”, mentre domenica 2 il festival si concluderà con lo spettacolo di cabaret firmato Marco e Pippo.
Ma alla proposta musicale si affianca, già dalla scorsa edizione, uno spazio dedicato all’arte, in cui gli studenti del liceo artistico cittadino e i giovani che frequentano l’Accademia delle Belle Arti esibiranno le proprie opere. L’intento del festival, infatti, è permettere ai giovani non soltanto di incontrarsi e di stare insieme, ma anche di esprimere se stessi attraverso una chitarra, un quadro oppure un pallone.
La grande novità di quest’anno è, a questo proposito, il torneo di calcetto, che apre le porte del festival anche allo sport.
«Ogni anno – afferma don Michele, coordinatore della manifestazione – il festival si arricchisce di un tassello, grazie alla creatività dei giovani che si prendono a cuore l’organizzazione dell’evento. L’équipe è formata da circa otto ragazzi, ma poi quelli che ci gravitano attorno sono una trentina e il clima che si respira è di serenità e amicizia».
Un’atmosfera di fraternità che quest’anno tenterà di scavalcare i cancelli del patronato Redentore per raggiungere i giovani colpiti dal terremoto dell’estate scorsa. L’equipe organizzatrice ha deciso infatti di allestire una lotteria per raccogliere fondi da consegnare alla Caritas di Norcia, a cui i ragazzi di Este faranno visita nel week end successivo al festival.