Le opere d'arte di Conca in Thiene
Nella chiesa di San Girolamo della Conca di Thiene sono presenti due tele settecentesche attribuite ad Antonio de’ Pieri e due teleri attribuiti a Francesco Balante, artista thienese operante nel territorio vicentino nella seconda metà del Seicento.
Nella chiesa di San Girolamo della Conca di Thiene, rimasta orfana della pala raffigurante il santo patrono dipinta dal Maganza e scomparsa negli anni Venti, sono presenti due tele settecentesche attribuite ad Antonio de’ Pieri e due teleri attribuiti a Francesco Balante, artista thienese operante nel territorio vicentino nella seconda metà del Seicento.
Datati 1691, provengono dalla chiesa di Grumolo Pedemonte. I dipinti furono commissionati da Carlo Dall’Igna e Antonio Bortoli, priori della Società del Santissimo Sacramento, per ricordare Nicolò Finozzi, rettore della chiesa di Grumolo.
In La cena in casa di Simone il fariseo, l’artista dimostra di aderire fortemente allo stile
cinquecentesco di Jacopo Bassano nell’attualizzazione del racconto evangelico tramite l’inserzione di scene di genere come il concertino, visibile nella parte alta del quadro, o l’inserimento di piccole nature morte, vassoi di frutta, brocche di cristallo recate da paggi e animali domestici.
Chiave dell’episodio, raccontato da Matteo, Marco e Giovanni nell’immediata imminenza della Passione, è la Maddalena, riconoscibile in basso a destra, che in occasione di questo convito si getta ai piedi del Cristo bagnandone i piedi con lacrime di pentimento e asciugandoli con i lunghi capelli. Gesù è ritratto nell’atto di benedire la donna perdonandole i peccati. Vicino alla Maddalena è raffigurato Nicolò Finozzi che fu in carica dal 1630 al 1661.
Il secondo telero raffigura un altro convito evangelico, l’Ultima cena, in cui spicca la figura del Cristo che, profondamente turbato, indica nell’apostolo Giuda iscariota colui che lo tradirà.