Si venera san Donato, vescovo, secondo la tradizione tramandata da un’antica Passio, morto martire il 7 agosto 362 sotto Giuliano l’Apostata. A lui sono dedicate le chiese di Fontanafredda, San Donato di Cittadella e Civè.
Le parrocchie San Donato di Civè, San Leonardo di Correzzola, Santa Maria Assunta di Concadalbero, San Paterniano di Brenta d’Abbà e Santi Nicola e Rocco di Villa del Bosco fanno parte dell’Unità pastorale di Correzzola e del Vicariato del Piovese. Anche la parrocchia di Terranova, che si trova nel comune di Pontelongo, fa parte dell’Unità pastorale di Correzzola.
La moderna parrocchiale tradisce la storia quasi millenaria di Civè, registrata per la prima volta come Civitate in un atto giudiziario del 1153. Ampliata nel 1915 per contenere gli abitanti quadruplicati, la chiesa venne chiusa nel 1971 perché pericolante e ricostruita dalle fondamenta in stile moderno.
Orna il presbiterio della parrocchiale di Civè una pala d’altare attribuita alla cerchia di pittori che gravitavano attorno alla figura di Alessandro Varotari detto il Padovanino. È stata realizzata da una bottega dell’Italia settentrionale la macchina processionale con la Vergine e Gesù in legno intagliato e dipinto dei primi del Novecento.
I servizi della Difesa
Scelto dal vescovo Pellizzo come esecutore della sua linea pastorale, direttore-ombra della Difesa, fervente attivista sindacale e dirigente politico, fu bruscamente allontanato da ogni incarico. Morì in un incidente automobilistico il 18 maggio 1916.
Inizia giovedì 2 luglio il Civè music festival, cinque serate dove, sul palco, si alternernano numerosi artisti già affermati a livello nazionale come gli Evershed, i Rezophonic (nella foto), i Movida e tanti altri. E chiusa la kermesse canora, parte la sagra parrocchiale dall'11 al 19 luglio.
La parrocchia di Civè festeggia la sagra dall’11 al 20 luglio e ha un obiettivo preciso: raccogliere fondi per poter sostituire il tetto della chiesa dedicata a san Donato. Tra le novità di quest’anno, finalizzata al sostegno dei lavori, c’è la lotteria parrocchiale