Alle 10.30 nella chiesa di Castelbaldo, la più grande e matrice delle altre due, domenica 8 marzo il vescovo Antonio ufficializza la nascita dell'unità pastorale che unisce anche Masi e Piacenza d'Adige. Si compie un cammino iniziato già nel 2010. La serenità con cui si compie questo passaggio storico deriva dalla complicità tra parroci e laici. Un segnale di unità anche per i comuni.
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La parrocchia di San Prosdocimo fa parte del Vicariato di Montagnana-Merlara, conta 1.500 parrocchiani, con una partecipazione alla vita religiosa del 9 per cento.
Risale al periodo della podesteria padovana del fiorentino Lambertuccio de’ Frescobaldi, nel 1291, la creazione, completata in soli due anni, del “castrum Baldum”, per la difesa del territorio di Padova dagli Estensi e dagli Scaligeri. Nel Settecento iniziò la costruzione dell'attuale chiesa, in stile barocco e a una sola grande navata, che fu consacrata l’8 ottobre 1932.
Nella parete di fondo del presbiterio della chiesa di Castelbaldo è possibile vedere una pala d’altare seicentesca dell’emiliano Luca Ferrari con la Madonna del Carmine e anime del purgatorio. La terza cappella, nella parete destra della navata, conserva un paliotto settecentesco recante, al centro, un bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna della misericordia.
I servizi della Difesa
Il 16 dicembre prossimo sarà giornata di referendum per 26 comuni veneti, per una popolazione coinvolta di quasi 83 mila abitanti che saranno chiamati ad esprimersi su una serie di fusioni finalizzate a far nascere 10 nuovi comuni.
Come procede la preparazione del sinodo dei giovani, convocato dal vescovo Claudio a Cracovia? Ecco la testimonianza di Chiara Gambin, una dei duecento ragazzi dai quattro angoli della diocesi e da tutte le sensibilità ecclesiali coinvolti in modo più diretto nella costruzione della "strada insieme" che richiamerà tutti i 18-35enni a scoprire la missione della chiesa di Padova oggi.
Segnalazioni arrivano da molti comuni coinvolti nel passaggio della perturbazione della scorsa notte. Le maggiori conseguenze si registrano a Piacenza d'Adige. Ma non è esente nemmeno l'Alta Padovana.
L'eventuale accordo fra Canada e Italia del Ceta - Comprehensive Economic and Trade Agreemen - mette in pericolo una quota rilevante dell'economia della nostra agricoltura padovana. Ecco perché un comune su 5 della provincia ha già approvato la delibera proposta da Coldiretti Padova.