Le opere d'arte di Carceri
Il battistero che si trova all’interno della chiesa di Carceri conserva due interessanti affreschi riferibili al terzo quarto del 15° secolo, una Crocifissione e un'Annunciazione. La navata della chiesa è decorata da tele del Seicento e della prima metà del Settecento, tra cui una pregevole Annunciazione di Luca Ferrari.
Il battistero che si trova all’interno della chiesa di Carceri conserva due interessanti affreschi riferibili al terzo quarto del 15° secolo che dovevano far parte di un ciclo ben più ampio, denominato “della torretta” e comprendente storie della vita di Gesù e Maria.
Di questo nucleo originario rimane una Crocifissione, realizzata quasi sicuramente da maestranze venete in cui, accanto a Gesù, troviamo la Madonna, san Giovanni e tre santi camaldolesi. La congregazione aveva presso l’abbazia un’accademia di studi, un noviziato e una scuola di formazione dei giovani alla vita monastica. Colpisce la minuta rappresentazione degli strumenti della passione: vi sono raffigurati, tra gli altri, la corona di spine, i chiodi, la lancia e la scala con cui fu innalzata la croce e da cui il Cristo venne deposto.
Faceva parte dello stesso ciclo di affreschi anche un’Annunciazione in cui l’arcangelo Gabriele e la Vergine sono collocati all’interno di una struttura architettonica, caratterizzata da una graziosa bifora quattrocentesca, di cui l’artista ha voluto rendere il senso della profondità spaziale.
La navata della chiesa è decorata da tele del Seicento e della prima metà del Settecento.
Il 17° secolo è rappresentato da un dipinto di ambito veneto raffigurante San Bellino e san Rocco, e da una pregevole opera dell’emiliano Luca Ferrari, detto anche Luca da Reggio, raffigurante l’Annunciazione, in cui l’angelo indica alla Vergine la colomba simbolo dello Spirito santo. L’artista, iscritto alla fraglia dei pittori di Padova a partire dal 1635, fu attivo nella villa Selvatico di Battaglia terme di cui affrescò le stanze con episodi della Vita di Antenore. Realizzò inoltre sette tele con i Misteri del rosario per la chiesa padovana di San Tommaso Becket.