La storia di Cagnola
L'origine di Cagnola è legata alla nobildonna padovana Speronella Dalesmanini, che alla fine del XII secolo donò una parte dei suoi beni a un ospitale per pellegrini e malati tra il canale detto di Cagnola e la via Annia. Rasa al suolo dai bombardamenti alleati nel 1945, la chiesa fu ricostruita un anno dopo dall’altra parte del ponte, lungo la strada provinciale.
Nel 1192 e poi nel 1198 la ricca padovana Speronella Dalesmanini donò una parte dei suoi beni a un ospitale per pellegrini e malati tra il canale detto di Cagnola e la via Annia che congiungeva Padova al Conselvano.
Annessi all’ospitale dei santi Filippo e Giacomo sorgevano una chiesa con fonte battesimale, frequentata anche dai fedeli della vicina Gazzo, e un borgo. Ne aveva il beneficio il monastero di San Lazzaro in Padova. Era quello il nucleo originario della parrocchia di Cagnola.
Chiuso l’ospitale già prima della metà del 16° secolo, la chiesa subì nei secoli alcuni rimaneggiamenti.
Nel 1605 fu ricostruita perché in condizioni precarie, nel 1879 e 1887 restaurata, nei primi anni del Novecento ampliata con le due ali ai lati del presbiterio; nel 1933 si ultimò la facciata.
La chiesa così rinnovata ebbe vita breve: il 23 e 24 aprile 1945 fu rasa al suolo dalle bombe alleate sganciate per ostacolare la ritirata tedesca.
Un anno dopo esatto si pose la prima pietra del nuovo edificio sacro, costruito dall’altra parte del ponte, lungo la strada provinciale, grazie alle offerte e al lavoro di molti fedeli. Fu ultimato nel 1949 e dedicato ai due patroni originari nel 1997.