La storia di Barbano
Benché elencata come villa vicentina, sul finire del Duecento la sua chiesa, dedicata solo a san Pietro, dipendeva da Montegalda in diocesi di Padova. Nel 1926 si pose la prima pietra della nuova chiesa in stile romanico, inaugurata nel 1927. Lo stesso anno fu elevata a parrocchia e nel 1939 consacrata.
Nell’alto medioevo “Villa Barbano” apparteneva ad alcuni nobili dell’Alta Padovana, tra cui gli Ezzelini e i Camposampiero, che nel 1085 la donarono al monastero dei Santi Eufemia e Pietro di Villanova (ora Abbazia Pisani).
Benché elencata come villa vicentina, sul finire del Duecento la sua chiesa, dedicata solo a san Pietro, dipendeva da Montegalda in diocesi di Padova.
Probabilmente a causa dei suoi pochi abitanti e dei suoi scarsi beni a metà del Quattrocento venne unita alla chiesa di Santa Maria di Grisignano di Zocco. A Barbano rimanevano però battistero e cimitero. Dopo il 1618 divenne curazia, ma il curato veniva eletto da Grisignano da cui continuava a dipendere ancora a fine secolo.
Nel primo dopoguerra, col rapido aumento della popolazione, la vecchia chiesa lungo la strada Padova-Vicenza divenne insufficiente e nel 1926 si pose la prima pietra della nuova in stile romanico, inaugurata nel 1927.
Lo stesso anno fu elevata a parrocchia e nel 1939 consacrata. Nel 2007 sono stati restaurati campanile ottocentesco e battistero del Settecento.