"Di pane in meglio": parrocchie in aiuto dei senza dimora
La campagna è a sostegno del centro "La Bussola" di Padova. Per due fine settimana nelle parrocchie si riceve una pagnotta con una donazione minima di cinque euro a favore delle persone senza dimora.
In occasione della Giornata internazionale per la lotta alla povertà, il pane è il simbolo scelto dal gruppo Polis in sinergia con l'Ulss 16 e la partecipazione del gruppo panificatori di Confcommercio Ascom Padova per la campagna "Di pane in meglio" promossa a sostegno del centro diurno per persone senza dimora "La Bussola" in via Tiziano Minio 19 a Padova.
Nei fine settimana del 5 e 6 novembre (nelle parrocchie di Sacro Cuore, Taggì di Sopra, Codiverno, Sacra Famiglia, Rubano, Montà, Sarmeola di Rubano, Altichiero, Torre) e del 12 e 13 novembre (in quelle di Casalserugo, Cristo Re, Saletto di Vigodarzere, Legnaro, Taggì di Sotto, Madonna Pellegrina) con una donazione minima di 5 euro a sostegno della Bussola si riceve una pagnotta da circa mezzo chilo di pane mezzo sale, prodotto con il 50 per cento di sale in meno rispetto al pane normale.
I dati Istat del 2015 stimano che in Italia sono 47.648 le persone senza dimora, la maggior parte di loro arriva a questa situazione dopo la perdita del lavoro o in seguito a una separazione coniugale. Il centro diurno "La Bussola", realizzato in collaborazione con il comune di Padova, l'istituto dei padri Rogazionisti e la Caritas diocesana, è operativo sul territorio da undici anni e accoglie ogni giorno circa trentacinque persone, in prevalenza uomini italiani tra i 40 e i 60 anni, a cui offre da un lato un servizio di prima accoglienza, rispondendo ai bisogni più urgenti come un pasto, la possibilità di lavarsi e indossare vestiti puliti, dall'altro momenti di ascolto, socializzazione e percorsi di autonomia per attivare relazioni e reti sociali utili al reinserimento nel tessuto sociale.
«In questi anni, colpevole anche la crisi economica iniziata nel 2008 - spiega Emanuela Tacchetto, responsabile dei progetti contro l'emarginazione del Gruppo Polis - abbiamo avuto un'impressionante crescita delle persone beneficiarie dei servizi del nostro centro che sono passate dai 45 inserimenti del 2005 ai 100 del 2015». Uno di queste persone è Carlo che, dopo trentasette anni di lavoro e di contributi regolarmente versati, a soli tre anni dalla pensione è stato licenziato. Finiti i risparmi, le spese dell'affitto sono diventate insostenibili e Carlo si è ritrovato a essere dalla parte delle persone che non hanno più un tetto sopra la testa. Si è rivolto a "La Bussola" dove gli operatori e gli psicologi lo hanno aiutano a reinserirsi nel mondo del lavoro, ritrovando l'autonomia economica e abitativa.
Ecco tutti luoghi dell'iniziativa.