Galantino: sulle unioni civili, “non annacquare la realtà della famiglia”
Il segretario generale della Cei interviene a Tv2000: “Quello delle unioni civili è inevitabilmente un tema che sta toccando la politica e mi piacerebbe che venisse affrontato con serietà e non in maniera ideologica”.
Riguardo l’immigrazione: dalla politica europea “risposte confuse e spesso emotive” su questione migranti.
“Quello delle unioni civili è inevitabilmente un tema che sta toccando la politica e mi piacerebbe che venisse affrontato con serietà e non in maniera ideologica”. Lo ha detto il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, durante il programma ‘Today’ condotto da Andrea Sarubbi su Tv2000.
“Lo Stato – ha aggiunto mons. Galantino – deve fare il suo mestiere e garantire ai singoli i propri diritti, ma questo non può andare a scapito della famiglia composta da padre, madre e figli. Bisogna cercare di non fare confusione cercando di annacquare la realtà della famiglia così come la Costituzione la presenta. La famiglia non è un bene della Chiesa ma della società. E la società, quando è seria, i suoi beni li deve custodire”.
Galantino ha affrontato anche il tema dei profughi e delle politiche europee: “Capirei la paura delle persone. Io stesso non mi sento protetto da una politica chiara, certo la realtà è complessa ma le risposte che si stanno dando sono ugualmente confuse e spesso emotive”.
“Abbiamo bisogno di gente più seria nella politica – ha aggiunto mons. Galantino – di gente che questi problemi non li tratti come emergenze ma come un fatto che caratterizza la nostra convivenza e realtà non solo europea. Ci vuole gente che ci metta la testa e che sia meno attenta alle beghe di cortile”.
Questo non significa però cancellare le difficoltà che la gestione dei flussi sta evidenziando: “Le frontiere – ha concluso mons. Galantino – non le chiuderei nella misura in cui queste venissero veramente rispettate. Quando le persone entrano in un Paese si deve capire chi sono realmente, cosa vogliono fare e dove devono andare. Non si possono aprire le frontiere e far entrare la gente comunque, perché sarebbe un tradimento e un’illusione anche per loro. Quindi se è negativo ritrattare Schengen, non è neanche positivo far finta che non esista la complessità di questa realtà”.