Valsanzibio festeggia il nuovo patronato. Uno spazio da condividere
Una giornata di festa che vede un sogno realizzarsi. È quanto vive domenica 15 novembre la comunità parrocchiale di Valsanzibio. Viene infatti inaugurato e aperto il nuovo centro parrocchiale. Alle 10 si celebra una solenne eucaristia animata dal coro e a seguire sono in programma il taglio del nastro e il pranzo comunitario.
Intitolato “Le stelle di san Lorenzo”, in onore del patrono della parrocchia, il patronato può cominciare così a vivere di vita propria.
E sono già 50 i volontari che hanno dato la propria disponibilità per offrire qualche servizio: dalla cucina alla gestione del bar, dalle pulizie alla vigilanza domenicale.
«Tanti di loro sono genitori dei ragazzi – sottolinea il parroco, don Romano Cavalletto – e speriamo che altri si aggiungano».
Ritrovare il piacere dei tempi lenti
"Il centro parrocchiale desideriamo sia anche il luogo dove vivere le relazioni con calma: spesso siamo troppo animati dalla fretta, scappiamo a fine messa, non abbiamo tempo per gli altri... Ecco allora che il patronato diventa luogo dove sostare, in fraternità e amicizia"
L’inaugurazione del nuovo centro rappresenta davvero un traguardo per la comunità, frutto di una lunga riflessione e impegno del consiglio pastorale e di un lavoro fondamentale da parte di tanti volontari
«Che hanno agito anche fattivamente nella ricostruzione del patronato, nato da un vecchio stabile dietro la scuola materna, ormai in disuso e in stato di abbandono da anni. Dal 2013 ci abbiamo lavorato concretamente e ora è diventato un luogo accogliente e aperto a tutti».
Oltre a una salone e alla sala polivalente, la struttura parrocchiale presenta anche un bar, una cucina grande e attrezzata, una sala per i giochi dei ragazzi, delle stanze per la catechesi e gli incontri. «Stiamo sistemando anche gli spazi esterni, in particolare il campo da calcetto per i bambini e ragazzi – sottolinea don Cavalletto – Vogliamo davvero che sia un luogo aperto a tutte le fasce d’età dove la parola d’ordine sarà condivisione! Perché quello che diciamo in chiesa, dobbiamo viverlo anche al di fuori. Il centro parrocchiale desideriamo sia anche il luogo dove vivere le relazioni con calma: spesso siamo troppo animati dalla fretta, scappiamo a fine messa, non abbiamo tempo per gli altri... Ecco allora che il patronato diventa luogo dove sostare, in fraternità e amicizia».
Il mese di novembre rappresenta una festa e un’occasione continua in questo senso.
Domenica 22, solennità della Madonna della Salute, dopo la processione alle 15, vi si terrà una festa con giochi organizzati e proposti dai giovani per bambini e famiglie.
Domenica 29 una trentina di giovanissimi vivranno la preghiera di inizio avvento e poi condivideranno la cena.
«Questi due sono solo alcuni esempi e il calendario si sta riempendo di proposte e iniziative di giorno in giorno. Questo spazio ci offre davvero l’opportunità per fare esperienza di comunità non solo liturgica, ma anche della mensa e del tempo della festa. Siamo arrivati a realizzare una cosa tanto desiderata, una perla preziosa, animata dalla condivisione che davvero facciamo e in cui crediamo».
I luoghi del patronato sono anche “sede” del cammino di iniziazione cristiana. «Già domenica abbiamo potuto usufruire della sala polivalente proiettando un video per i genitori – conclude don Romano Cavalletto – È stato bello e importante. E anche i ragazzi possono lavorare e stare insieme in modo diverso».