Riparte il biennio di formazione per le famiglie

Si tratta di un vero e proprio investimento per l'intera comunità. Il biennio, organizzato da molti anni dall'ufficio di pastorale della famiglia, si rivolge a coppie con figli che vogliano mettersi a disposizione della parrocchia di cui fanno parte, puntando sulla formazione della coppia e poi su alcune esperienze pastorali concrete. Le iscrizioni sonbo aperte fino al 30 settembre.

Riparte il biennio di formazione per le famiglie

Sono aperte le iscrizioni al biennio di formazione per operatori di pastorale familiare. Il percorso diocesano, che ormai da anni è punto di riferimento per quelle coppie che desiderano poi svolgere un servizio nella propria comunità di appartenenza, si rivela sempre più un’occasione di crescita umana e spirituale dei coniugi e dei loro figli.

Sì, perché al biennio si partecipa come famiglia. Ogni anno infatti una ventina di coppie con bambini scelgono di iscriversi, anche su indicazione del parroco, e affrontano un cammino serio, fatto di incontri quindicinali, due domeniche e tre weekend di approfondimento attivo. «Gli obiettivi del biennio sono due in sintesi – affermano Oriella e Rizzieri Dalla Bona, i direttori – la formazione delle coppie destinate nelle comunità cristiane a fare servizio come operatori di pastorale e il fare esperienza di condivisione di vita e di fede. Questo riteniamo sia il valore aggiunto dell’esperienza. Abbiamo visto tante coppie uscire trasformate dal biennio e così in grado a loro volta di trasformare le comunità nelle quali si trovano a vivere. Un terzo aspetto, però, è il mettere al centro la famiglia, coppia e figli, che la chiesa riconosce come soggetto interlocutore».

Il biennio affronta ogni anno una tematica poi tradotta in attività laboratoriali, a modulo, con interventi di esperti e dell’équipe delle coppie-guida. I ragazzi percorrono un cammino parallelo sugli stessi argomenti con l’aiuto di educatori. «Da quest’anno abbiamo scelto di partire dall’idea di uomo e donna, dall’attenzione alla coppia, perché è la persona che prima deve incontrare Cristo. Il secondo anno è più attento a esperienze pastorali specifiche».

Il percorso del biennio è organizzato e gestito da un’équipe composta dalla coppia di direttori, il direttore dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, due coppie animatrici e una coppia di esperti. Si inseriscono, in questo, anche delle figure di specialisti (preti, coppie, singoli laici) in merito a specifiche materie del percorso. «È importante e necessario che le comunità facciano un investimento formativo sulla famiglia – sottolineano i due direttori – Le diano spazio e attenzione perché le coppie sono un grande soggetto all’interno della comunità. Dove questo non è ancora passato, si respira fatica anche in merito al nuovo cammino di iniziazione cristiana. Una chiesa che non si confronta con i laici e con ministeri diversi, è una chiesa povera. La nostra diocesi può dirsi ricca in questo senso».

Gabriele e Chiara Tomasella, con i loro tre bambini di 4, 7 e 10 anni, hanno appena concluso il biennio di formazione. «Eravamo alla ricerca di un momento formativo da vivere assieme che si potesse tenere negli stessi tempi per tutti – raccontano – E il biennio è stato per noi una grande risorsa e risposta a bisogni. In primis, dal punto di vista delle relazioni. Abbiamo approfondito l’amicizia con don Cristiano Arduini, il direttore dell’ufficio famiglia, che per noi è diventato un punto di riferimento importante. Abbiamo conosciuto inoltre tantissime famiglie». Ed è maturata la relazione all’interno della coppia. «Siamo riusciti a ritagliarci uno spazio. Arrivavamo come famiglia e poi lavoravamo come coppia. I bambini erano seguiti da bravi educatori e l’incontro di tre ore pareva durasse solo quindici minuti. È stato uno staccarsi dai problemi e dalle contingenze per regalarsi del tempo. Per questo l’abbiamo sentito anche come un tempo di rilassamento per crescere come coppia».

Quanto appreso e sperimentato, non è restato però solo all’interno della famiglia Tomasella. «Abbiamo già cominciato a utilizzare i materiali e la metodologia nella parrocchia di Corte, vicariato di Piove di Sacco, dove guidiamo il gruppo famiglia. Il biennio dà già i suoi frutti anche in campo pastorale».

Le iscrizioni al percorso diocesano si chiuderanno il 30 settembre. Per aderire, fino a esaurimento posti, è necessario compilare il modulo scaricabile dal sito www.diocesipadova.it/ufficiofamiglia.
La quota di partecipazione per ciascuno anno è di 600 euro (comprensiva dei weekend), indicativamente così ripartiti: 250 euro a carico della coppia, 350 euro alla parrocchia o unità pastorale o vicariato.

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