Preti. Dal rapporto coi soldi si misura la vicinanza al vangelo
L’Istituto San Luca propone un percorso formativo per tutti i sacerdoti della diocesi che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare ciascun prete, ma anche il presbiterio tutto, sulla questione economica. Due gli appuntamenti alternativi per dare la possibilità di partecipare al numero maggiore possibile di sacerdoti: 21 e 22 gennaio oppure 11 e 12 febbraio.
Sensibilizzare alla questione economica in tutti i suoi aspetti: è questo l’obiettivo del percorso formativo su “Preti, soldi e identità” promosso dall’Istituto San Luca, che ha già avuto una prima tappa il 20 novembre scorso, quando don Luca Bressan, teologo milanese, e don Gabriele Pipinato, economo diocesano, hanno “aperto la questione” di fronte a un centinaio di preti padovani.
Percorso formativo nato da una serie di input raccolti durante le settimane di sinodalità vissute dal presbiterio diocesano a Borca di Cadore tra settembre e novembre 2013. Ma nato anche – e non è per niente un caso – mentre l’Istituto San Luca, a luglio dello scorso anno, stava preparando uno dei suoi quaderni per i ritiri spirituali dei preti su Gesù maestro di relazioni. «Ci siamo ritrovati a mettere insieme numerosi stimoli – spiega don Giuliano Zatti, direttore dell’Istituto San Luca – dall’esperienza delle settimane di Borca ci veniva l’invito a “ripartire dal vangelo”, mentre dalla “relazionalità diffusa” di Gesù giungeva la provocazione a verificare se questa sua capacità aveva qualcosa da dire a ciascuno di noi preti. Questo lo sfondo in cui abbiamo individuato alcune emergenze significative per un prete, sulle quale era utile soffermarsi. Abbiamo deciso di partire proprio dalla questione economica, visto il contesto sociale, viste le fatiche che i preti vivono su questo fronte, visti gli atteggiamenti nuovi che sembrano emergere a livello diocesano in questo senso. Il percorso è nato quindi come segno di attenzione alla vita pratica dei preti, individuando nella questione “soldi” un aspetto urgente da affrontare».
Il programma
La due-giorni su “Preti, soldi e identità” – che si tiene in due date alternative: 21-22 gennaio a villa Immacolata di Torreglia oppure 11-12 febbraio a Mottinello di Rossano Veneto – si apre nel pomeriggio di mercoledì (alle 15.30) con un’introduzione su “L’uso dei beni nel racconto dell’esperienza” e lavori di gruppo; segue, dopo la restituzione in assemblea di quanto è emerso, un intervento di Giorgio Bonaccorso, monaco benedettino e docente all’Istituto di liturgia pastorale di Padova. Dopo la preghiera del vespro e la cena, viene proposta la visione del film Il capitale umano di Paolo Virzì (2014). Il giovedì i lavori continuano con una lectio di Giorgio Bonaccorso sul brano di Luca 4,1-13 (le tentazioni di Gesù); fino all’ora di pranzo è previsto un tempo di silenzio e confronto, oltre che l’ascolto di alcune testimonianze esterne sul tema. Al pomeriggio è previsto un incontro con l’economo diocesano, don Gabriele Pipinato, “Tra il vangelo e la pratica”. L’Istituto San Luca, per permettere ai preti padovani di approfondire il tema al di là degli appuntamenti in calendario, ha creato un’apposita sezione del sito www.istituto sanluca.org in cui segnala testi sull’argomento.
Il servizio completo si trova nel numero della Difesa in edicola e in parrocchia da sabato 17 gennaio ed è già disponibile in edizione digitale.