Medici con l'Africa Cuamm da papa Francesco il 7 maggio
Dopo gli incontri con Paolo VI e Giovanni Paolo II, il 7 maggio l'ong padovana sarà in udienza speciale dal papa. Mancherà don Luigi Mazzucato, scomparso lo scorso novembre, ma la sua eredità spirituale accompagnerà tutti i pellegrini che vorranno prendere parte a una giornata destinata a rimanere nella storia del Cuamm.
L’idea di un’udienza di papa Francesco al Cuamm era nata nel cuore di don Luigi Mazzucato qualche tempo prima della morte, avvenuta lo scorso 26 novembre.
Da lui che aveva già partecipato a due incontri speciali con i papi, il primo nel 1965 con Paolo VI e il secondo nel 1983 con Giovanni Paolo II. Don Luigi sapeva che dall’incontro a tu per tu con il successore di Pietro, il Cuamm ne aveva sempre tratto nuovo entusiasmo e carica evangelica per la missione verso i più deboli tra i deboli in Africa.
Al terzo appuntamento, dunque, che sarà in aula Paolo VI in Vaticano il 7 maggio alle 12, l’ong padovana non potrà non portare anche il ricordo vivo di una delle sue anime più instancabili.
«Tante volte con don Luigi – racconta il direttore don Dante Carraro – ci siamo confrontati su questo papa, sui suoi messaggi e il suo linguaggio che indica ai cristiani di esserci nelle periferie geografiche ed esistenziali. “Questo è il papa per noi” ci siamo detti più volte, perché alcune sue espressioni ce lo hanno fatto e ce lo fanno sentire particolarmente vicino, sposando in pieno quanto facciamo quotidianamente in Africa e con l’Africa nei 18 “ospedali da campo” per i più poveri, prima di tutto le mamme e i bambini considerati “scarti” dalla società».
Volontari, medici, sostenitori, i 50 gruppi territoriali disseminati soprattutto nel Centro e Nord Italia, operatori, universitari, ma anche l’intera diocesi di Padova che è la vera radice del Cuamm: tutti sono invitati a questo particolare appuntamento con il papa per raccontare a Francesco come i Medici con l’Africa abbiano a cuore l’Africa e la sua gente.
E per questo, ad accompagnare i partecipanti saranno anche il vescovo Claudio e il vicario generale, presidente del cda del Cuamm, mons. Paolo Doni. «È in Africa che siamo impegnati – ha scritto don Dante nella lettera di ringraziamento al pontefice – per contribuire allo sviluppo di quelle terre e dare futuro a tanti giovani e famiglie, oggi costretti a scappare (e molto spesso destinati a morire nel Mediterraneo) perché mancano di tutto, anche dell’essenziale, come ospedali e scuole».
L’opera del Cuamm si sente fortemente radicata nel pensiero di papa Bergoglio perché «affrontiamo queste sfide con le chiese e i governi locali, insieme, nella logica della partnership e della responsabilità reciproca, affiancandoci nella gestione dei servizi e nella formazione del personale. Siamo “orgogliosi” di non possedere nulla di nostro in quelle terre o che porti il nostro nome. Abbiamo gestito 217 ospedali, ma nessuno è stato o è “ospedale Cuamm”. Stiamo sostenendo due università e tanti centri sanitari, ma nessuno di questi porta il nostro nome. Ci accostiamo a ciò che già esiste per farlo crescere e poi lasciarlo quando è in grado di continuare da solo. È l’essenza del lievito, che scompare e fa fermentare la pasta».
Proprio in questi giorni, il Cuamm sta approntando il programma di partecipazione con diverse proposte
È possibile raggiungere Roma con mezzi propri e ritrovarsi alle 10 di sabato 7 in piazza del Sant’Uffizio, oppure salire sui pulmann in partenza nelle prime ore della giornata con rientro la sera, o ancora scegliere di partire venerdì, partecipando alla messa in San Pietro e soggiornando in albergo per poi vivere sabato l’incontro col papa che inizerà alle ore 11 con ospiti e testimonianze a cui seguirà a mezzogiorno l’udienza. Nel pomeriggio, il passaggio della Porta Santa. Le iscrizioni si raccolgono entro il 3 aprile chiamando il numero 049-8751279 o scrivendo una mail a eventi@cuamm.org
Costi, dettagli sul programma e la partecipazione su www.mediciconlafrica.org