Le famiglie di Azione cattolica a Camporovere. Una settimana sulle sfide della vita
Il settore adulti di Ac ha organizzato anche quest’anno un’esperienza per famiglie e adulti, a cui dà appuntamento dal 6 al 12 agosto per scoprire l’importanza del coraggio nella vita dei cristiani. Ad accompagnare i partecipanti sarà la figura biblica di Ester.
L’estate, tempo di vacanze e di svago, può diventare anche un’occasione di “ricarica spirituale”
Ad esempio, grazie alla proposta del campo famiglie diocesano, che offre ai partecipanti la possibilità di vivere momenti di fede e di aggregazione al riparo dalla frenesia della vita quotidiana.
Con questo spirito l’Ac, settore adulti, ha organizzato anche quest’anno, nella casa di Camporovere, un’esperienza dedicata sia alle famiglie sia ai singoli adulti, a cui dà appuntamento dal 6 al 12 agosto per scoprire l’importanza del coraggio nella vita dei cristiani.
Ad accompagnare i partecipanti durante l’intera settimana sarà infatti la figura biblica di Ester, la cui bellezza, unita alla fiducia in Dio e all’amore per la propria gente, le ha permesso di salvare il popolo ebraico dallo sterminio ordinato dal ministro del re pagano a cui era andata in sposa.
Ester quindi è un personaggio che dimostra come Dio agisca nella storia dell’umanità, facendo delle persone più umili, ma capaci di abbandonarsi al suo abbraccio, i testimoni del suo messaggio di salvezza. La ragazza infatti, il cui nome in ebraico significa “colei che si nasconde”, aveva celato al re la propria origine, per poi rivelarla nel momento in cui il suo popolo si trovava in difficoltà.
Seguendo le orme di questa figura, il cui libro va letto alla luce del Nuovo Testamento per comprenderne appieno il significato, anche le famiglie e gli adulti vivranno l’esperienza di Camporovere, sentendosi chiamati ad affrontare con coraggio le sfide della quotidianità, come suggerisce il titolo del campo: “Esterrefatti! Il coraggio di uscire”.
«L’obiettivo di questa settimana di condivisione – spiega Anna Maria Rubin, vice presidente del settore adulti di Ac – è aiutare i partecipanti ad accorgersi che Dio, oltre a intervenire nella storia dell’umanità, è la buona notizia da accogliere quotidianamente nelle nostre famiglie».
Ma riconoscere l’impronta divina può essere difficile in una quotidianità caotica, dai ritmi pressanti: per questo la proposta diocesana punta a sviluppare il tema – affrontato anche dai più piccoli, in un percorso pensato apposta per loro – in un contesto di tranquillità e condivisione.
Accanto alle proposte di fede, non mancheranno poi momenti di aggregazione a stretto contatto con la natura grazie alle passeggiate e alle escursioni a cui tutti, grandi e piccini, possono partecipare.
Le giornate saranno organizzate in modo tale da poter assaporare tutti questi aspetti. Al mattino, infatti, i due gruppi, divisi per età, vivranno un momento di preghiera in cui verranno letti brani tratti sia dal libro di Ester, sia dal Nuovo Testamento.
Nel corso della giornata ci saranno poi attività di gruppo che termineranno con uno spazio di confronto e di discussione per gli adulti, di gioco per i bambini, prima della celebrazione finale.
Il percorso di approfondimento della figura di Ester sarà articolato in quattro tappe.
La prima è dedicata alla bellezza, la caratteristica che più di ogni altra contraddistingue il personaggio biblico; la seconda riguarda invece la fragilità, un tratto che appartiene a tutte le creature ma di fronte al quale il cristiano è chiamato a non arrendersi. Nella terza tappa, infatti, verranno esplorati gli strumenti del coraggio, gli stessi che hanno permesso a Ester di salvare il suo popolo assumendosi la responsabilità, tema della quarta e ultima tappa, delle proprie azioni.
«L’augurio che facciamo a tutte le famiglie e a tutti gli adulti che intendono partecipare al campo – afferma Anna Maria Rubin – è quello di tornare a casa diversi, alla luce di un cambiamento interiore che infonda in ciascuno il coraggio di affrontare sia le grandi difficoltà della vita, sia le responsabilità quotidiane».