“In cerca di perle preziose”: si presentano gli orientamenti pastorali
Quattro serate per presentare gli orientamenti pastorali 2015-16. Lunedì 22 giugno la zona nord della diocesi è attesa nel centro parrocchiale di Romano d’Ezzelino; martedì 23, appuntamento nella palestra del seminario minore a Rubano per la città e la zona centro; mercoledì 24 la parrocchia del Redentore di Monselice accoglie la zona sud della diocesi; venerdì 26 è la volta della zona est, che s’incontra a Sant’Anna di Piove di Sacco.
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Tutti gli incontri – a cui sono invitati i parroci, i vicepresidenti dei consigli pastorali parrocchiali o altri delegati delle parrocchie – iniziano alle 21.
Partiamo dal manifesto per parlare degli orientamenti pastorali 2015-16: l’autore è lo stesso dell’anno precedente, l’illustratore spagnolo Javier Zabala, e l’idea è quella della “continuità illustrativa”. Ma non solo.
«Perché – spiega mons. Renato Marangoni, direttore dell’ufficio di coordinamento pastorale – negli incontri del consiglio pastorale diocesano, guardando al cammino del prossimo anno, è emersa come preoccupazione, ma anche attenzione, quella del dare continuità. A cosa? L’incontro congiunto del 7 febbraio scorso ha riflettuto sul quarto tempo dell’iniziazione cristiana. Ha poi richiamato l’attenzione al territorio, a come viene interpretato dai vicariati. Su questo fronte si è ragionato anche sul ripensamento dei confini dei vicariati, tema che viene da lontano. Per entrambi questi fronti – iniziazione cristiana e attenzione al territorio – è emersa, quasi come reazione, l’esigenza di non aprire capitoli nuovi, ma di consolidare il lavoro».
Ecco che il verbo “consolidare” è diventato, nel corso dei mesi, un’esigenza forte riguardo al cammino della chiesa di Padova
«L’iniziazione cristiana stessa è percepita con dei punti interrogativi, anche perché non sappiamo come si completerà il cammino. Quindi, una delle due dinamiche che caratterizzeranno l’anno pastorale 2015-16 sarà quella del consolidare. Avendo chiara, però, la sottolineatura del vescovo Antonio: che non voglia dire nostalgia o rimanere nel passato. Per questo è stato deciso di “spezzare” il verbo, facendolo diventare motore di sinodalità, spinta a relazionarci nella comunione. Ecco, quindi, che la prima dinamica dell’anno è: “Con-solidati nel Bene”. Con la B maiuscola”! Scritto in questo modo, il Bene fa riferimento al molto che abbiamo raccolto, ma anche a Gesù Cristo, il Bene per eccellenza. Ma cosa con-solidare? Ce lo dice il vescovo stesso: sinodalità, l’iniziazione cristiana e il rapporto con il territorio».
La seconda dinamica dell’anno pastorale 2015-16 dice che con-solidare è importante «ma non possiamo negarci che siamo chiamati a passi ulteriori e di novità. Ecco perché abbiamo scelto lo slogan “Per un nuovo cammino”, che tiene conto di un insieme di eventi da integrare con fantasia nel nostro cammino. Sono eventi che riguardano la chiesa di Padova, quella nazionale, ma anche quella universale. Pensiamo al sinodo sulla famiglia, per il quale ci sono tante attese di novità; poi è in programma il convegno ecclesiale di Firenze, il quinto; c’è poi l’appuntamento con il giubileo della misericordia e, nell’estate 2016, si terrà la giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Non possiamo dimenticare, inoltre, che continua l’anno della vita consacrata. Su questo sfondo, più che mai ricco e variegato, la chiesa di Padova si prepara ad accogliere un nuovo vescovo. Non è poco!».
A dare corpo a queste due dinamiche – con-solidati nel Bene… per un nuovo cammino – è il vangelo
Il cuore degli orientamenti pastorali, infatti, trova origine quest’anno dall’evangelo di Matteo: “In cerca di perle preziose” (13,45). «Lo stesso manifesto di quest’anno richiama l’“andare in cerca di perle preziose” della chiesa di Padova. È coinvolta anche una figura in primo piano, più grande delle altre, che a me richiama il nuovo vescovo. Con lui ci mettiamo tutti in cerca del tesoro nel campo. Lo faremo con le due dinamiche sopra descritte: “con-solidare il Bene” e “per un nuovo cammino”».