Il patriarca di Venezia chiude l’anno giubilare di Sant’Eulalia
Gemellaggi, fraternità, storia. Sono tanti gli ingredienti per le celebrazioni giubilari per i 200 anni dalla consacrazione della chiesa di Sant’Eulalia di Mérida, benedetta dal vescovo Francesco Scipione Dondi Dell’Orologio il 1° settembre del 1816. I festeggiamenti si tengono da venerdì 2 a domenica 4 settembre, alla presenza di delegazioni spagnole provenienti da Mérida, città di Sant’Eulalia, e Valencia, città del co-patrono Bernardo.
«L’attuale chiesa – spiega il parroco di Sant’Eulalia don Manuel Fabris – non è che la quarta pieve costruita sullo stesso luogo. La nostra è la prima comunità cristiana del territorio, presente dal 6° secolo: da Sant’Eulalia sono nate tutte le chiese della pedemontana, dal torrente Astico fino al Brenta, e anche diverse comunità in seno alla diocesi di Treviso».
È mistero su come sia nato il culto di questa santa di origine iberica, tanto che questa è una delle pochissime chiese italiane a lei intitolata: le altre, in Sicilia e in Sardegna, sono state invece fondate durante i secoli di dominazione spagnola.
Ma proprio grazie a sant’Eulalia, alle pendici del Grappa sono nate delle nuove amicizie: «Dal 2014 – ricorda ancora il parroco – abbiamo iniziato ad avere contatti con la Spagna. Siamo stati in visita a luglio con trenta persone, ora saranno gli spagnoli a venire da noi per la nostra festa».
Il programma dei festeggiamenti
Le celebrazioni per il giubileo iniziano venerdì 2 settembre alle 19.30 con l’accoglienza degli amici spagnoli; poi, alle 20.30, i giovani mettono in scena sul sagrato, con costume d’epoca, il martirio di sant’Eulalia e di san Bernardo.
Alle 21.15, in chiesa, viene infine presentato il libro di don Manuel Fabris "La Chiesa Matrice di Santa Eulalia, quattordici secoli di fede, storia ed arte nel pedemonte del Grappa".
Sabato 3 settembre, alle 20.30, in chiesa si tiene il “Concerto del giubileo” con il coro En Clara Vox e un’ensemble strumentale.
Domenica 4 si conclude infine l’anno giubilare di Sant’Eulalia: il patriarca di Venezia Francesco Moraglia presiederà la messa delle 16.30 e guida poi la processione solenne per le vie del paese con le reliquie della santa.
Un intenso cammino di preparazione
«Dal 10 dicembre scorso fino a domenica 4 settembre la nostra chiesa ha potuto contare sull’indulgenza plenaria – conclude don Fabris – con tante visite e pellegrinaggi dalle parrocchie del circondario. La comunità si è preparata a vivere questo momento, anche grazie al lavoro dei giovani e alle catechesi che abbiamo dedicato al significato della misericordia e alla riscoperta del sacramento della riconciliazione».
Il 2016 è stato poi l’anno del centenario del voto della comunità in occasione della prima guerra mondiale: grazie al voto alla santa il paese è stato infatti l’unico del fronte a non essere né sfollato né bombardato dopo la disfatta di Caporetto.