Ex corsisti della Fisp, l'incontro è un successo
Erano in cento gli ex corsisti Fisp che si sono dati appuntamento all’Oc. Si sono raccontati i frutti che la scuola di formazione all’impegno sociopolitico della diocesi ha portato nella loro vita. Si sono confrontati, mettendo esperienze e idee a disposizione degli altri. Inizia così un nuovo cammino.
Più di cento.
Tanti sono stati gli ex corsisti della scuola di Formazione all’impegno sociale e politico che sabato 18 giugno hanno risposto all’appello rivolto dalla Fisp a tutti gli 864 tra uomini e donne che in questi 28 anni hanno incrementato la propria formazione grazie al servizio reso dalla diocesi di Padova.
Bastano i numeri dunque a certificare la bontà dell’idea di creare un luogo in cui orientarsi in una realtà complessa com’è quella italiana e padovana dei nostri tempi, attraverso una riflessione condivisa fuori da ogni logica di consenso o di interesse particolare.
L’intento, costante per la Fisp, di rispondere a un bisogno effettivo ha trovato piena accoglienza da parte degli ex corsisti. Tra i quali – sottolinearlo è senz’altro utile – figurano molti sindaci e amministratori locali, responsabili di associazioni, come pure non manca chi è impegnato nel mondo del lavoro, per esempio attraverso il sindacato.
«Una presenza così nutrita è certamente un segnale positivo – osserva Luigi Gui, sociologo e direttore della Fisp – D’altra parte non si è trattato di una rimpatriata nostalgica, al contrario. Sono due i verbi che descrivono molto bene la dinamica che si è creata. Il primo è “pro-muovere”: la scuola, oltre a orientare, incoraggia all’azione e al servizio in ambito sociopolitico. Il secondo è “pro-vocare”, ovvero la chiamata del 18 giugno a condividere il significato del servizio che si sta vivendo da laici impegnati a partire da una matrice di senso comune».
Il bisogno di spazi di confronto e di condivisione, che aiutano a uscire dall’isolamento che lo stesso servizio può generare, oltre alla necessità di promuovere la cultura della formazione continua sono due dei capisaldi delle testimonianze di chi ha colto l’invito della Fisp, ormai un mese fa.
«L’incontro è stato un ritorno alle origini – racconta Anna Lazzarin, sindaca di Veggiano e corsista una decina d’anni fa – Sommersi dal “fare”, per noi amministratori locali il rischio di dimenticarci da dove veniamo e quali sono state le motivazioni che ci hanno spinto all’impegno politico è più che concreto».
Tornare su quel passaggio di vita fondamentale in cui da catechista (e prima ancora educatrice) ha scelto di candidarsi, per Lazzarin e per i suoi colleghi sindaci presenti (Sabrina Doni di Rubano ed Elisa Venturini di Casalserugo), è stato il momento in cui tornare a chiedersi come la fede e i valori del volontariato possono trovare cittadinanza anche nell’amministrazione.
«In questo momento di crisi della politica e dei partiti, noi sindaci ci sentiamo particolarmente soli e questo, oltre a rendere più faticoso il nostro compito, ci impedisce di offrire una testimonianza positiva della politica: specie chi tra noi si ritrova ogni domenica attorno a un altare, a prescindere dallo schieramento a cui appartiene, dovrebbe essere in grado di rapportarsi con i giovani, personalmente come pure attraverso i social network, per dimostrare che non tutta la politica è sporca o malata, e quindi sbarrare la strada all’antipolitica. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto delle nostre comunità: non lasciateci soli, non fateci diventare “cristiani della domenica”».
Il ritrovo degli ex corsisti si è dimostrato ricco di significato anche per Andrea Padoan, originario di Rovigo, membro della segreteria della Cisl di Padova e Rovigo e impegnato, anche a livello nazionale, nel Movimento lavoratori di Azione cattolica.
«Si è rivelata un’ottima occasione di riflessione sia sul piano personale che su quello professionale e di cristiano impegnato: l’impegno a tempo pieno nel sindacato e il servizio nel Mlac per me sono arrivati proprio dopo aver frequentato la Fisp. Spero proprio che ci saranno altre occasioni come questa, specie su tematiche centrali per la vita pubblica del paese, così da a ritrovarci e mettere a confronto le nostre opinioni e le nostre esperienze diverse ma arricchite dall’aver frequentato la scuola».
A partire dal prossimo anno pastorale la Fisp si rinnoverà, affiancando al percorso base anche un cammino avanzato.
Una proposta valida anche e soprattutto per gli ex corsisti che intendono continuare a formarsi.
Info: www.fispadova.it