Buon Pastore, domani la messa con il vescovo Claudio che chiude un mese di iniziative
Stanno per ripartire “I lunedì del Buon Pastore”, uno dei pochi esempi di programmazione culturale della diocesi di Padova, come sottolineano gli organizzatori. Ogni anno un tema diverso in linea con gli orientamenti pastorali. A partire da gennaio ci si concentrerà sui sette sacramenti.
“Settembre, andiamo. È tempo di... tornare”: con questo slogan la parrocchia del Buon Pastore all’Arcella, guidata dai padri rogazionisti, riunisce la comunità dopo la pausa estiva. Tanti appuntamenti di festa, preghiera e celebrazioni per riprendere le attività.
«C’è stato il giubileo sacerdotale dei religiosi rogazionisti – spiega Antonio Lombardi, della presidenza del consiglio pastorale – si è tenuto il grest parrocchiale, abbiamo fatto un pellegrinaggio al Santo, ricordato i giovani che hanno partecipato alla giornata mondiale della gioventù a Cracovia e chiudiamo il programma con la visita del vescovo Claudio, sabato 24 settembre, e la celebrazione della messa alle ore 18 e domenica con il tradizionale pranzo del “buon rientro” a cui è invitata tutta la comunità, i gruppi e gli operatori parrocchiali. È un’occasione per ritrovarsi e per avviare il nuovo anno con lo spirito della condivisione».
Da alcuni anni la parrocchia propone anche un percorso formativo insolito e particolare, denominato “I lunedì del Buon Pastore”, un ciclo di incontri per offrire un aggiornamento continuo ai propri parrocchiani sulle tematiche sociali e culturali in un orizzonte cristiano. Un’anteprima dell’edizione di quest’anno si è tenuta lunedì 19 con i giovani che hanno vissuto la Gmg.
«“I lunedì” che organizziamo sono uno dei pochi esempi nella nostra diocesi – tiene a sottolineare Lombardi – di programmazione culturale parrocchiale. Un momento formativo di grande importanza, oltre che di grande sforzo organizzativo, cui sottende la volontà, da parte della parrocchia, di farsi carico della possibilità di un arricchimento culturale comunitario e personale dei parrocchiani. La proposta è indirizzata a tutti gli adulti, operatori pastorali, genitori, educatori, fedeli in generale e nel corso degli anni ha avuto un ottimo riscontro».
L’appuntamento è una volta al mese e si divide in due parti: dapprima c’è un esperto che parla del tema scelto e poi nella seconda parte si svolge un libero scambio con la platea. Ogni anno viene proposto un tema diverso, legato sia agli orientamenti pastorali della diocesi che al piano pastorale parrocchiale, che poi fa da filo conduttore e orienta anche le varie attività dei diversi gruppi presenti. Si parte a gennaio: l’anno scorso si parlava di “parola” vissuta, spiegata, insegnata, consegnata, ispirata e scritta. Quest’anno invece si affronterà il tema dei sette sacramenti.
«L’indirizzo del percorso in realtà – conclude Lombardi – è quinquennale ed è legato al secondo capitolo degli Atti degli apostoli: “Erano assidui nell’ascoltare gli insegnamenti degli apostoli, nella frazione del pane e nella preghiera e nell’unione fraterna; e tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune”. Quindi dopo l’ascoltare, quest’anno “spezziamo il pane”. Sono occasioni formative importanti, che possono arricchire e accrescere il dialogo all’interno di una comunità».