A San Leopoldo la Porta Santa si chiude... per riaprirsi il giorno dopo
Un simposio il 24 ottobre e la chiusura della Porta Santa il 1° novembre, alle 18, con una messa solenne presieduta dal rettore padre Flaviano Gusella.
Termina così il Giubileo della Misericordia nel santuario di San Leopoldo: molte le occasioni per ringraziare, riflettere e prendere esempio dal santo, le cui reliquie resteranno visibili almeno fino alla prossima primavera.
Le grandi basiliche hanno una speciale porta giubilare, che viene aperta negli Anni Santi ma resta chiusa, o addirittura murata per decenni, in attesa di un nuovo Giubileo.
Nel santuario di San Leopoldo, dai Cappuccini di Santa Croce, invece, la Porta Santa che verrà chiusa al termine della messa di ringraziamento di martedì 1° novembre, alle ore 18, riaprirà regolarmente la mattina dopo. Necessità logistica, dato che la porta è una sola, ma anche segno che la Misericordia continua, ben oltre il Giubileo indetto da papa Francesco.
La messa del 1° novembre è stata anticipata da un altro momento conclusivo di un anno che ha significato anche la riscoperta a livello universale della figura di san Leopoldo Mandic, santo confessore, santo di Misericordia.
Lunedì 24 ottobre si è svolto infatti il simposio "Misericordia ricevuta e donata alla luce del ministero di san Leopoldo", a cui hanno preso la parola il vescovo di Città di Castello mons. Domenico Cancian, il direttore dell'ufficio nazionale per le vocazioni mons. Domenico Dal Molin e il gesuita di Padova padre Guido Bertagna.
«Al simposio - spiega il rettore del Santuario padre Flaviano Gusella - abbiamo riflettuto sul tema della Misericordia alla luce di padre Leopoldo e del suo ecumenismo spirituale: ha vissuto la concretezza del linguaggio evangelico non limitandolo al confessionale, ma estendendolo anche alla ferita principale della chiesa, che è la ferita all'unità, offrendo tutto se stesso».
L'esempio che arriva da san Leopoldo è chiaro: «Ai tanti devoti deve arrivare il messaggio che l'anno giubilare è un impegno per il futuro: la misericordia ricevuta deve diventare misericordia donata, bisogna essere misericordiosi oltre che "misericordiati". Finisce il Giubileo, ma non la Misericordia, che continua da parte di Dio e che deve continuare anche da parte nostra».
La messa di ringraziamento che si celebrerà alle 18 del 1° novembre sarà una messa semplice, presieduta da padre Flaviano Gusella e accompagnata dai canti della corale di Vigonovo.
«Lo scopo sarà quello di dire grazie al Signore per le grazie di quest'anno. Sono invitati tutti coloro che hanno collaborato perché tutto andasse per il meglio durante il Giubileo, in particolare i volontari che hanno prestato il loro continuo servizio, ogni giorno, sia davanti alla Porta della Misericordia sia davanti all'urna con le reliquie di san Leopoldo. A loro va il nostro immenso grazie».
Al termine della messa sarà distribuito un "book" con tutte le tappe più significative dei viaggi delle reliquie di san Leopoldo, da Roma alla Croazia.
Come già anticipato il Santo resterà esposto almeno fino alla prossima primavera, segno di una grazia che continua nel tempo, di una porta che rimane aperta.