A Praglia lo spettacolo di Antonio Gregolin su Francesco d'Assisi
Venerdì 27 novembre, alle 20.45 nell'abbazia di Praglia (nella sala congressi), Antonio Gregolin, giornalista e artista, racconta Francesco d'Assisi ripercorrendo la sua vera storia per «renderlo uomo del suo tempo, in grado di tracciare il futuro della nostra società occidentale in profonda crisi». Lo spettacolo "Francesco: l'infinitamente sconosciuto" è aperta a tutti.
Niente di più centrato che raccontare Francesco d’Assisi partendo dalla sua vera storia: quella suggerita dei medievalisti, per giungere poi a incontrare l’uomo della fede. Un sentiero della ragione che dalle origini certe, sfocia nel mare della mistica di cui Francesco è stato rivestito nel corso dei secoli. Una necessità per i tempi in cui il Poverello di Assisi viene riscoperto quale lume per la chiesa del presente e futuro. Un Francesco a tratti inedito, curioso e sconosciuto anche nei minimi particolari. Un uomo a portata di mano, ma soprattutto un “santo di terra e uomo di cielo” come lo racconta Antonio Gregolin, giornalista e artista che da tempo ha focalizzato la sua ricerca sulla figura del Poverello.
«C’è la necessità di rispolverare il vero Francesco, riportandolo alla storia –spiega – per renderlo uomo del suo tempo, in grado però di tracciare il futuro della nostra società occidentale in profonda crisi». Un racconto didattico e didascalico quello che Gregolin proporrà a Praglia venerdì 27 novembre, concentrato in un originale “abbecedario francescano”, frutto di una ricercata iconografia, spezzoni di film e quadri artistici. Ma soprattutto, fotografie inedite scattate nei luoghi francescani meno conosciuti, compreso il corpo del Santo oggetto di una recentissima riesumazione privata cui erano ammessi solo i frati del Sacro Convento. Un Francesco che spesso viene mal spiegato anche a scuola: ridotto a compositore del Cantico delle creature o al santo che predica agli uccelli.
Una frammentazione della figura di Francesco che Gregolin ricompone con l’accompagnamento dell’orchestra giovanile Dolce e Consort di Tezze sul Brenta diretta dal maestro Maurizio Baghin, composta da musicisti dai 12 ai 18 anni che suonano strumenti del Duecento. Tale è la proposta didattica che il corpo docenti dell’istituto comprensivo di Teolo, con il contributo della pro loco, ha deciso di inserirlo quale momento scolastico aperto anche alle famiglie, nel progetto “Continuità” che l’anno scorso ha visto entrare a scuola anche il celebre gruppo rock The Sun. La serata aperta al pubblico dedicata a “Francesco: l’infinitamente sconosciuto”, si terrà nella sala congressi dell’abbazia di Praglia a partire dalle 20.45. «Un luogo di cultura e incontro – conclude Gregolin – che farà da contenitore per la storia narrata e qui riscoperta del più santo tra gli italiani. Come il più italiano tra i santi».