Muoversi a Padova? La differenza la fa il tram
Il mercato immobiliare, tenacemente attento alle esigenze o comodità dei propri clienti, da tempo ha inserito negli accattivanti annunci utili a piazzare qualche abitazione una voce inequivocabile: “vicino alla fermata del tram”. Come dire che il poter accedere al trasporto pubblico più innovativo di Padova rappresenta un tangibile valore aggiunto. Ma quanto ci si impiega a spostarsi da un capo all'altro della città?
Il mercato immobiliare, tenacemente attento alle esigenze o comodità dei propri clienti, da tempo ha inserito negli accattivanti annunci utili a piazzare qualche abitazione una voce inequivocabile: “vicino alla fermata del tram”.
Come dire che il poter accedere al trasporto pubblico più innovativo di Padova rappresenta un tangibile valore aggiunto. In effetti, la città del Santo è praticamente divisa in due parti, soprattutto per quanto riguarda i trasporti urbani: quelli che si spostano da sud est a nord ovest, dalla Guizza alla parte finale dell’Arcella, possono beneficiare del tram; per tutti gli altri, per quelli che, tanto per citare un caso, devono andare da Chiesanuova alla zona industriale, non rimane che il “vecchio autobus”.
Ma quanto tempo impiegano i padovani che utilizzano il mezzo pubblico per recarsi a destinazione?
Naturalmente i dati sono quelli ufficiali, ma le variabili che possono influire sulla durata delle percorrenze sono molti altri: l’ora più o meno di punta, le situazioni metereologiche, i disguidi tecnici, gli incidenti, il traffico congestionato.
Comunque, già dare un’occhiata alle previsione di Busitalia, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, può essere interessante e significativo.
Immaginiamo un lavoratore o uno studente che debba partire da Chiesanuova per recarsi dall’altra parte della città, a Ponte di Brenta.
Ammesso che esca di casa alle 7 del mattino, dopo 3 minuti a piedi (170 metri) può imbarcarsi nel bus 10 davanti alla caserma Romagnoli e proseguire per una quindicina di minuti fino ad arrivare nella centrale piazza Garibaldi, dove lo aspetta il 18, che lo porterà fino a destinazione, cioè a Ponte di Brenta, in più di una ventina di minuti; complessivamente il trasferimento, se tutto fila liscio, è di circa tre quarti d’ora.
Immaginiamo invece che il nostro potenziale utente, sempre di buona mattina, intorno alle 7, debba partire da Montà per andare al lavoro in zona industriale a Padova.
In questo caso l’imbarco nel bus può avvenire alle 7.05 al capolinea De Lazara e con la linea 11, in 11 fermate, si può arrivare dopo una decina di minuti in via Giotto; da qui lo attende un trasferimento a piedi fino alla stazione ferroviaria (una decina di minuti), l’imbarco sulla vettura della linea 7 e dopo 23 minuti (18 fermate) l’approdo al capolinea delle Granze di Camin. In totale un’ora di viaggio.
Vediamo ora cosa succede al passeggero che decide di beneficiare del tram.
Partendo dal capolinea della Guizza, in mezz'ora può attraversare tutta la città e giungere all’Arcella, da dove eventualmente proseguire fino al punto di fine corsa di Pontevigodarzere (capolinea nord) in 38 minuti.
Un’occhiata ai costi, rimanendo sempre nell’ambito della città e senza tenere conto dei comuni dell’hinterland. A Padova il biglietto urbano (durata 75 minuti) costa 1.30 euro; è possibile acquistare un carnet di 10 ticket al costo unitario di 1.20; per quanto riguarda gli abbonamenti, quello settimanale riservato agli studenti vale 8 euro, l’ordinario 12 euro, il mensile urbano ordinario 39 euro (studente 26). Poi vi sono altre opportunità per periodi diversi.
Naturalmente queste considerazioni lasciano fuori tutto il problema dei collegamenti exatraurbani.
Soltanto un paio di esempi. Rimanendo sulla stessa fascia oraria (7 di mattina), un utente che da Abano vuole recarsi in zona industriale di Padova è consigliato di prendere il treno nella stazione della città termale e, dopo 9 minuti, giungerà in città, da dove proseguire con la linea 7 del bus fino alla zona industriale: il tutto in una cinquantina di minuti.
Più complicato il viaggio per un abitante di Ponte San Nicolò che debba comunque recarsi in zona industriale (una manciata di chilometri con il mezzo privato); l’utente dovrà arrivare con il bus fino agli ospedali cittadini e prendere poi la linea 15 che lo porterà alle Granze di Camin, il tutto in un’ora e venti minuti.