Caos unioni civili, si slitta di una settimana. Forum famiglie: ritirare il decreto

Il ddl sulle unioni civili in aula slitta a mercoledì 24. Scambio di accuse reciproche tra Partito democratico ed esponenti 5 stelle. Cirinnà: "Se la legge diventerà una schifezza sono pronta a togliere la firma e lasciare politica". Il Forum delle associazioni familiari: "ritirate questo disegno di legge, con le sue esasperazioni, per lavorare insieme ad un testo condiviso".

Caos unioni civili, si slitta di una settimana. Forum famiglie: ritirare il decreto

Il ddl sulle unioni civili in aula slitta a mercoledì 24.
È quanto ha deciso la capigruppo del Senato stabilendo che martedì 23 si darà spazio al decreto Milleroghe che scade a fine febbraio. Dopo l'ok al decreto, presumibilmente mercoledì pomeriggio, si passerà alle unioni civili.
A chiedere il rinvio delle votazioni sul ddl unioni civili era stato lo stesso Pd. Tra l'altro, il dibattito in aula al Senato dopo la richiesta del Pd di convocazione di una riunione dei capigruppo per un rinvio si era presto trasformato in un vero e proprio caos, con scambio di accuse reciproche tra Partito democratico ed esponenti 5 stelle.

La reazione di Monica Cirinnà.
Amareggiata Monica Cirinnà, in particolare con chi l'accusa di aver spinto il Pd su una linea oltranzista sui diritti civili. "Vorrei che fosse chiara la genesi del ddl - spiega ai cronisti in Senato - lo abbiamo scritto in tre, nella stanza di Tonini, con Lumia. Questa versione rappresentava l'accordo raggiunto nel Pd sulla materia. Era nel totale rispetto del programma di Governo". Di più. Cirinnà spiega che anche i tempi dell'aula sono stati scelti in pieno accordo nel Partito ("A ottobre Renzi ci ha chiesto di andare in aula e votare").
Dal canto suo, ammette, c'è stato un errore: "Ho sbagliato e pagherò. Il mio errore è stato fidarmi dei Cinque Stelle. Se la legge diventerà una schifezza sono pronta a togliere la firma e lasciare politica".

L'affondo della Binetti (Ncd-Udc).
"Strano modo di leggere la realtà: ieri il Senato non ha votato il supercanguro e la notizia di oggi è che il Movimento Cinquestelle ha tradito gli accordi. Nessun riferimento alla antidemocraticità dello strumento scelto per imporre la volontà di una maggioranza, che evidentemente non c'è, ad una cosiddetta minoranza, che tale non è. Nessun accenno al fatto che c'è una generale volontà di riconoscere una serie di diritti alle copie omosessuali, senza però barattare i diritti dei bambini con i desideri degli adulti. Continua la lunga storia della manipolazione ideologica di un ddl che mentre nega i suoi rapporti con la malsana pratica dell'utero in affitto, sottovoce fa circolare la notizia che illustri esponenti politici della sinistra sono in Canada per affittare un utero e tornare con un bambino ottenuto a caro prezzo, avendone già concordato il riconoscimento con una certa magistratura".

Stralcio in vista per le adozioni?
"La legge sulle unioni civili è a forte rischio. Dopo quello che è successo non so se la sospensione di una settimana potrà portare una novità positiva, perché la condizione per fare un passo in avanti sarebbe il ritiro degli articoli premissivi di tutti".
Così presidente dei senatori di Sel, Loredana De Petris al termine della conferenza dei capigruppo. E aggiunge: "Noi non abbiamo mai fatto tatticismo politico perché abbiamo a cuore solo la questione dei diritti. Certo ci auguriamo che la discussione non si riduca a un accordo nella maggioranza. A quel punto dovremo fare una riflessione. Noi auspichiamo che non ci sia una composizione solo nel perimetro della maggioranza". Insomma, se ci fosse lo stralcio delle stepchild adoption, non è scontato il voto di Sel al ddl sulle unioni civili.

Galletti: "L'adozione non può essere un effetto collaterale".
"Questa legge era nata per regolare rapporti tra omosessuali e, non poca cosa, il riconoscimento dei diritti individuali delle coppie di fatto. L'adozione per le coppie omosessuali non può essere un effetto collaterale. È un argomento troppo importante". Così il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "Il mio auspicio - ha proseguito - è che si faccia una legge, con la più larga maggioranza possibile. È l'unica via percorribile e lo era anche ieri. È fattibile subito con lo stralcio della stepchild adoption e una larga maggioranza sulle unioni civili ben distinte dal matrimonio e sul riconoscimento dei diritti individuali delle coppie di fatto".

Forum delle famiglie: adesso si ritiri il ddl
L’evidenza dei sondaggi che si sono moltiplicati in questi mesi è che gli italiani sono a larghissima maggioranza contrari alla stepchild adoption ed all’equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio» afferma Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie.
«Eppure si è voluto procedere con una legge che non tenta neppure di trovare un punto di mediazione, figuriamoci di condivisione. Ora che la spaccatura si è mostrata nella sua totalità chiediamo al Parlamento, al governo ed ai singoli politici un atto di buon senso e di responsabilità: ritirate questo disegno di legge, con le sue esasperazioni. Insieme si può lavorare ad un testo condiviso e non divisivo, equo e giusto per tutti, a cominciare dai soggetti più deboli. Adesso occupiamoci delle famiglie italiane in difficoltà: in Italia, da anni ormai a crescita zero, non nascono bambini perché fare un figlio significa nella gran parte dei casi cadere sotto la soglia di povertà grazie anche ad un fisco vecchio e iniquo. Questo è il Paese reale, queste sono le priorità assolute degli italiani. Di queste dobbiamo occuparci. Di queste deve occuparsi chi vuole governare con responsabilità il Paese».

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
Comunicato stampa