Tiziano Tracanzan e l'Alzheimer diagnosticato a 64 anni. "Dico alle persone il mio vivere bene"

Tiziano Tracanzan convive con l’Alzheimer che gli è stato diagnosticato, a 64 anni, dopo alcuni errori inspiegabili sul lavoro. Superato lo choc iniziale, l’uomo decide di rendere pubblica la malattia raccontando la sua esperienza e come si può comunque vivere bene

Tiziano Tracanzan e l'Alzheimer diagnosticato a 64 anni. "Dico alle persone il mio vivere bene"

Questo computer continua a impallarsi, non è possibile. Lo devo cambiare». All’inizio Tiziano Tracanzan, 64 anni, nato e cresciuto a Grantorto nel padovano, una professione che lo porta a viaggiare in tutto il mondo, non ci fa caso. Un appuntamento dimenticato, qualche errore nello svolgere normali attività quotidiane, come l’utilizzo del computer che sembra non rispondere più ai comandi. Pensa a una stanchezza passeggera, allo stress per i troppi impegni. Poi, però, la situazione inizia a peggiorare. Fino alla diagnosi: Alzheimer a esordio precoce. «Era il 2021 quando mi sono accorto che facevo fatica a riconoscere alcune persone che, invece, conoscevo bene e da tempo – racconta Tiziano – che non ricordavo più i miei impegni, insieme ad altre piccole mancanze nella vita di tutti i giorni. Ho iniziato a preoccuparmi seriamente quando mi sono accorto di fare troppi errori al lavoro, soprattutto nell’uso del pc». Per diversi anni Tracanzan si era preso cura della madre affetta da Alzheimer, dai primi sintomi fino alle fasi terminali della malattia. Quei primi campanelli d’allarme li conosce fin troppo bene. «A settembre di quell’anno ho deciso di rivolgermi al mio medico di base per parlargli di quanto mi stava succedendo – continua – ho subito sospettato di avere la stessa malattia di mia mamma, morta di Alzheimer diversi anni prima». Fino a quel momento Tiziano non aveva avuto nessun problema di salute. Una vita normale la sua, una professione come responsabile commerciale per conto di aziende italiane, svizzere e americane, che svolge da anni con dedizione e competenza. «Ho sempre amato viaggiare e scoprire nuove culture. Grazie al mio lavoro e a questa mia passione di giramondo, ho avuto la fortuna di conoscere tante persone di culture diverse che mi hanno arricchito». L’altra sua grande passione sono le moto. «Adoro quelle da turismo. Oltre a esplorare tutta l’Italia, dal Trentino alla Sicilia, sulla mia Harley-Davidson sono andato alla scoperta di diversi paesi europei e nordamericani. Oggi ciò che mi manca di più è salire in sella e partire». Alla visita dal medico di famiglia seguirà quella specialistica all’ospedale di Cittadella, al Centro per i disturbi cognitivi e demenze e poi al Centro regionale di invecchiamento cerebrale dove, dopo gli accertamenti, gli viene comunicata la diagnosi. «Quando ti arriva una mazzata di questa portata ti crolla il mondo addosso, per giorni non sai dove stai, chi sei, cosa vorresti fare», racconta. Nel 2022 Tiziano entra a far parte dei gruppi di auto mutuo aiuto per persone con demenza attivati a Padova e online dall’associazione Novilunio. Da allora, non solo ha reso pubblica la sua malattia, ma ha iniziato a raccontare la sua esperienza per trasmettere il messaggio che «si può vivere bene anche con l’Alzheimer». «Il mio obiettivo – afferma – è far capire alle persone quanto sia importante sentirsi compresi e accolti». A dargli una mano, nella vita di tutti i giorni, c’è la cugina Francesca, sua caregiver familiare, con il marito Arnaldo. «Nel corso degli incontri di auto mutuo aiuto si parla spesso di cosa significhi per ognuno “vivere bene” dopo la diagnosi. Alle persone porto la mia esperienza e cosa significa per me vivere bene – spiega – Rimango male soprattutto quando gli altri mi fanno sentire inadeguato, sono i momenti in cui mi arrabbio di più e mi intristisco. Mi fa male anche quando le persone mi escludono dalla discussione o quando perdo qualche amico. Quello che invece mi fa sentire bene sono i miei amici cari, quando ci vediamo per una passeggiata o per mangiare una pizza». «Sentirsi parte di una comunità, vivere giornate insieme agli altri, sono bisogni che ci accomunano tutte e tutti», aggiunge. Vivere bene con l’Alzheimer, la sua “lezione”, significa «poter concentrarmi sul presente e apprezzare i momenti di gioia che ancora sono in grado di sperimentare. Significa anche essere sostenuto dai miei amici, dalla mia famiglia, dai professionisti e volontari che mi stanno vicini e mi incoraggiano a impegnarmi come cittadino per sensibilizzare gli altri su questi temi». Non a caso, in un incontro organizzato dallo stesso Tiziano Tracanzan insieme a Novilunio e al Comune di Grantorto, il paese dove vive, alla domanda «Cosa chiederesti alle istituzioni per migliorare i servizi per chi convive con una diagnosi di Alzheimer?», Tiziano ha risposto senza esitazione: «Meno farmaci e più attività e condivisione».

Messaggio che arriva più forte se a comunicarlo è la persona
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L’associazione Novilunio, di cui è socio Tiziano Tracanzan, è impegnata dal 2014 a valorizzare il punto di vista delle persone con disturbo neurocognitivo o demenza. Diverse le iniziative di sensibilizzazione che dimostrano che il messaggio del cambiamento positivo arriva più forte quando sono le stesse persone con diagnosi a raccontarne l’impatto sociale, culturale, relazionale.

Ricovero e incontro con il personale medico

Dopo la visita dal medico di famiglia, Tiziano Tracanzan chiede di fare una cura specialistica e, pochi giorni dopo, incontra la dott.ssa Giulia Camporese, medico neurologo, al Centro disturbi cognitivi e demenze dell’Ulss 6, ospedale di Cittadella. Di quell’incontro Tiziano racconta: «Mi sono subito sentito a mio agio. La visita è stata lunga e accurata con diversi test; al termine della quale ci siamo messi d’accordo di rivederci per gli esiti». Al ritiro degli esiti la dottoressa Camporese propone a Tiziano un ricovero di approfondimento diagnostico al Centro Regionale di Invecchiamento cerebrale di Selvazzano Dentro. Tiziano accetta e viene ricoverato nel centro poco prima di Natale del 2021. «Ricordo che in reparto eravamo solo in due ricoverati, una signora ed io. È stato un Natale decisamente diverso!». Dopo la dimissione, agli inizi del 2022, il dottor Carlo Gabelli e la dottoressa Alessandra Codemo comunicano a Tiziano la diagnosi di Alzheimer.

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