Armenia, la guerra e il futuro
Tra settembre e novembre 2020 una guerra rapida ma feroce sconvolge il Caucaso, per questioni territoriali ed etniche più che trentennali.
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La combattono, per l’area denominata Nagorno-Karabakh, Armenia e Azerbaijan e si conclude dopo 44 giorni con la netta vittoria del secondo Paese. Gli almeno 7.700 morti ufficiali e gli oltre 120 mila sfollati armeni passano quasi in sordina in un’Europa e in un’Italia che in quelle settimane vedono sopravanzare nuovamente il Covid. Tranne che per qualcuno che all’Armenia è legato da tempo per motivi personali e culturali. Quel qualcuno si chiama Pierpaolo Faggi, abita tra San Giorgio in Bosco e Campo San Martino (comuni...