Afghanistan. La scuola per sordi di kabul ha riaperto, ma le ragazze non possono più andarci
Spiega Silvia Redigolo, responsabile comunicazione di Pangea: «i talebano avevano dettato l'obbligo di dividere i maschi dalle femmine: avevamo così dovuto rinunciare alle classi miste, che per noi sono un valore enorme. Ora, questo nuovo obbligo. Speriamo che non tornino nei prossimi giorni a dirci che anche le bambine tra i 3 e i 12 anni debbano rimanere a casa».
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Da Kabul arrivano una buona notizia e una cattiva. La notizia buona è che «la scuola per sordi di Kabul, gestita dall'Afghanistan National Association of the Deaf e sostenuta da Pangea - spiega Silvia Redigolo, responsabile comunicazione di Pangea - ha riaperto sabato, dopo la chiusura di circa due settimane avvenuta con l'avvicinarsi e poi l'arrivo dei talebani. E ha riaperto grazie all'impegno, alla tenacia e al coraggio del preside, un uomo afghano sordocieco che è come un padre per i suoi studenti».La brutta notizia,...