Animazione giapponese e le ragioni della fede: Frieren, Oltre la fine del viaggio
Il primo consiglio di visione della rubrica Mirifica, dopo un mese di pubblicazione, non può che essere l’anime “Frieren, Oltre la fine del viaggio”, tratto dal manga omonimo edito in Italia da J-Pop, in streaming, in contemporanea con il Giappone, sul servizio streaming Crunchyroll.
All’apparenza una storia fantasy come tante altre, con il classico viaggio della squadra dell’eroe per sconfiggere il re demone e riportare la pace nel mondo. In realtà, un toccante ma mai sopra le righe sguardo al tempo che passa, alla paura come compagna di vita con cui convivere, alle ragioni della fede e alla fede che va oltre il limite delle proprie ragioni, alla vita degli uomini, così breve di fronte all’eternità, e proprio per questo all’eternità destinata. Frieren è un’elfa che ha già vissuto più di mille anni, in viaggio per ripercorrere il cammino lungo dieci anni, che ottant’anni prima l’aveva portata a sconfiggere il re demone insieme all’eroe Himmel. Mentre il mondo comincia a dimenticare le sue imprese e sulle statue degli eroi che salvarono il mondo crescono i rovi, Frieren – in continuo contrappunto tra presente e passato – fa di tutto per conoscere meglio l’umanità. Lei che, avendo visto passare i secoli, poneva poca attenzione alla vita degli uomini, che «come l’erba che germoglia al mattino alla sera è falciata dissecca», ora vive il distacco dall’eroe ormai morto di vecchiaia, con la colpa di chi avrebbe potuto conoscerlo davvero, nella speranza di rivederlo nella “terra delle anime”. Il tema della fede, per quanto non ostentato, rimane sullo sfondo grazie alla figura del chierico Heiter, anche lui compagno di Frieren nel mitico viaggio, e la sua fede incrollabile nella divinità che ricompensa i buoni al termine della vita, facendo loro i complimenti come si fa con i bravi bambini.
Andrea Canton giornalista
Fa parte di Weca-Webcattolici Italiani