Padova non si ferma ma chiede fiducia e serietà: parla il presidente di Confapi
Una lunga lettera aperta quella Che il presidente di Confapi invia tanto alle imprese aderenti alla Confederazione quanto alle istituzioni della sua città per chiedere un rinnovato clima di coesione all’insegna della fiducia e della serietà.
Padova non si ferma. Lo slogan è mutuato dalle recenti campagne di orgoglio milanese messe in campo subito prima della quarantena generalizzata, ma il contenuto è originale.
«Lo spavento — scrive il presidente Carlo Valerio — la scarsa preparazione e consapevolezza dei fatti hanno generato paure, che poi si sono riflesse nell’immagine della nostra Italia veicolata nel mondo, a volte con inaccettabilmente perfida malizia. Sì, siamo imprenditori, abbiamo gli strumenti e l’esperienza per fronteggiare le crisi della domanda che periodicamente si presentano sui mercati».
A preoccupare è però la crisi dell’offerta, un fattore inedito in una crisi contemporanea.
«Mai come ora — continua il presidente di Confapi — si è reso plasticamente evidente che i mercati di tutto il mondo sono indissolubilmente interconnessi, con buona pace della superficiale visione “faccio tutto io, da solo…”. Di fronte a tutto questo servono risposte, sistematiche. E servono subito. L’orizzonte del futuro si restringe a pochi giorni».
L’appello ad un’azione corale e sistemica di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, a cominciare dallo Stato fino all’Europa e alla Regione.
«Ci aspettiamo — conclude Carlo Valerio — a tutti i livelli di governo, laddove necessario, commissari ad acta con definiti poteri transitori, capaci di prendere decisioni univoche, superando le pastoie burocratiche: non è possibile che amministratori locali agiscano, magari legittimamente spaventati dalle conseguenze personali, senza coerente coordinamento con altri enti».