21 marzo 1915: proibito il pane bianco
“L’Italia e la guerra”, titola la Difesa del 21 marzo 1915, per indicare come si stia infittendo il confronto, e lo scontro, tra interventisti e neutralisti. C’è poi quel trafiletto in apertura di colonna, che annuncia un fatto simbolicamente significativo: la proibizione della produzione e della vendita del pane bianco. Un articolo che trova eco nel numero successivo, dove si invitano agricoltori e piccoli proprietari a seminare tutti i terreni disponibili.
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Parallelamente il giornale denuncia i tentativi di speculazione sul bisogno dei poveri
Il 4 aprile un articolo intitolato “Non si sfrutti la fame” accusa alcune signore di «approfittare del fenomeno della disoccupazione per ridurre anche fino a 75 centesimi al giorno la mercede ad operaie, sarte e modiste che in tempi normali riceverebbero almeno una lira e mezza, oltre al vitto. Se è deplorevole che chi tiene ben forniti i granai abbia a trafficare sulla fame di questi momenti, altrettanto è detestabile che abusando del bisogno delle povere ragazze si abbiamo a sfruttare inumanamente i loro sudori».
Speculazioni che sono tanto più gravi, denuncia l’articolista, in quanto si «svolgono intorno a quelle che sono le vesti della vanità ed in momenti nei quali ogni cuore virtuoso dovrebbe cercare l’occasione per fare della carità fiorita invece che sfruttare la povertà del lavoratore».
Ecco uno dei passaggi più significativi della prima pagina del 21 marzo 1915
Dunque il decreto è fatto: a cominciare dal 22 corrente non sarà più permesso in Italia il lusso del pane bianco. Tutti i fornai restano obbligati a fabbricare un pane speciale la cui farina deve essere abburattata in modo da rendere l’80 per cento del peso del frumento.
In una parola non si deve cavare dal frumento che la pura semola e anche questa soltanto in ragione del 20 per cento. Il pane bianco può essere usato solo negli ospedali e dagli ammalati a domicilio, ma dietro dichiarazioni del medico e col permesso del prefetto. Se qualcuno si permettesse di vendere pane bianco sarà punito a termini di legge.
Il provvedimento è molto opportuno, perché viene a utilizzare meglio il frumento esistente e d’altra parte il pane così prescritto contiene tutti gli elementi nutritivi del grano. Non viene sacrificato che... il lusso della bianchezza e della confezione. Ma questo sacrificio è doveroso dal momento che si rischia di rimanere senza frumento. Con questo provvedimento il governo fa conto di risparmiare due milioni di quintali di grano.
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