Siglato l'accordo. Nuovi gasdotti della rete Snam sui campi padovani

In vista dei nuovi gasdotti Snam in provincia, nei giorni scorsi, a Camposampiero, la Cia di Padova, insieme ai colleghi di Venezia e Treviso, ha incontrato gli imprenditori agricoli di Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Loreggia e Campodarsego, per illustrare nel dettaglio l’accordo sottoscritto con la Snam, a tutela degli agricoltori.

Siglato l'accordo. Nuovi gasdotti della rete Snam sui campi padovani

La società Snam sta realizzando tre linee di gasdotto in Veneto, per complessivi 139,93 chilometri, dei quali 33,46 saranno nel territorio padovano, da Campodarsego a Castelfranco. I tracciati risultano coinvolgere più di 300 imprenditori agricoli. Le linee attraverseranno le campagne agricole, creando non poche difficoltà e disagi alle aziende, specie a quelle dedite alla coltivazione orticole, vigneti e coltivazioni specializzate, che vedranno calare considerevolmente il proprio reddito. Per questo la Cia, con le altre associazioni del mondo agricolo, ha firmato un accordo con Snam per individuare le metodologie e procedure per la determinazione delle indennità da riconoscere agli agricoltori per la costruzione dei gasdotti.

Nei giorni scorsi, a Camposampiero, la Cia di Padova, insieme ai colleghi di Venezia e Treviso, ha incontrato gli imprenditori agricoli di Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Loreggia e Campodarsego, per illustrare nel dettaglio l’accordo sottoscritto con la Snam, a tutela degli agricoltori. «Solo a Padova – dichiara il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – sono circa 300 gli imprenditori che saranno coinvolti dalla realizzazione della linea di gasdotto che andrà da Campodarsego a Castelfranco. Risulta indispensabile mettere in atto tutte le misure necessarie a difendere il reddito dei nostri agricoltori, chiamati sempre più spesso a farsi carico delle conseguenze della realizzazione di opere pubbliche. Per questo abbiamo preso una posizione ferma nel sottoscrivere l’accordo con la società Snam, che tuteli il settore primario e le migliaia di aziende che lo costituiscono».

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