Migranti e corridoi umanitari, Arci: “Lunedì in Italia il primo gruppo di afghani”
Arriverà a Roma lunedì prossimo il primo gruppo di cittadine e cittadini afghani richiedenti protezione internazionale, attraverso l’attivazione dei corridoi umanitari previsti dall’intesa firmata lo scorso 4 novembre con il governo italiano da Arci, Cei, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Tavola Valdese, Inmp, Oim e Unhcr. Questo primo gruppo sarà accolto dai Circoli rifugio di Arci
Arriverà a Roma lunedì prossimo, 25 luglio, il primo gruppo di cittadine e cittadini afghani richiedenti protezione internazionale, attraverso l’attivazione dei corridoi umanitari previsti dal protocollo d'intesa firmato lo scorso 4 novembre con il governo italiano da Arci e altre organizzazioni (Cei, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Tavola Valdese, Inmp, Oim e Unhcr).
“Questo primo gruppo è composto da una ventina di persone, prevalentemente donne, che verranno accolte ed ospitate dalla rete dei Circoli Rifugio dell'Arci diffusa su tutto il territorio nazionale – afferma una nota dell’Arci -. Dopo mesi di attesa finalmente alcune donne afghane riescono a fuggire per trovare un futuro sicuro e dignitoso nel nostro Paese. Siamo soddisfatti di poter contribuire alla protezione di queste donne anche se si tratta di una goccia nel mare rispetto alle migliaia di persone vittime del regime talebano e a quelle costrette a fuggire attualmente bloccate nei Paesi limitrofi”.
Solo all’Arci, sono arrivate più di 3 mila richieste di aiuto dal ritorno al potere dei Talebani. Un secondo gruppo di cittadine e cittadini afghani arriverà, sempre a Roma, il 27 luglio e per quell'occasione ci sarà una conferenza stampa all'aeroporto di Fiumicino delle organizzazioni firmatarie del protocollo sui corridoi con il governo.
“Questa operazione, oltre a salvare delle vite, ha anche l’obiettivo di dimostrare che si possono far arrivare le persone facendole viaggiare in modo sicuro e legale – si legge -. La partecipazione dell'Arci ai corridoi ha soprattutto questo senso: spingere gli Stati e i governi a mettere in campo misure ampie e praticabili per attraversare le frontiere legalmente e non lasciare che le persone siano costrette a rischiare la vita per raggiungere luoghi sicuri”.
Ad attendere il primo gruppo di cittadine e cittadini afghani, lunedì prossimo, all'aeroporto di Fiumicino ci sarà Marina Sereni, viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.