La scuola della Carità. Uno dei gioielli della pittura padovana del Cinquecento
È nascosto sotto il portico antistante la chiesa di San Francesco l’accesso a uno dei gioielli d’arte della Padova cinquecentesca: al secondo piano dell’edificio che fa angolo con via Santa Sofia si trova infatti la Scuola della Carità, interamente affrescata da Dario Varotari.
La grande sala fu la sede della Confraternita di Santa Maria della Carità, dedita all’assistenza dei malati e dei poveri e parte anch’essa del benemerito complesso caritatevole sorto attorno all’ospedale di San Francesco. L’edificio sorse sul luogo ove vi erano le case di Sibilia de Cetto. Dopo la morte di quest’ultima (1421), nel 1451 furono assegnati alla Confraternita gli stabili appartenuti ai Bonafari, che alla metà del secolo dopo vennero ristrutturati: in quell’occasionefurono eseguite anche le nuove...