Il Lucio Battisti “esoterico”. Un progetto in vinile
Se esiste una produzione musicale che da oltre 40 anni addita al futuro è senza dubbio quella avviata da Lucio Battisti all’indomani dello scioglimento del sodalizio con Mogol, col quale aveva dato vita alla doppia firma più celebre della canzone italiana.
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Risale infatti al 1982 “E già”, il disco spartiacque delle due fasi artistiche del musicista, una rivoluzione sonora, estetica e compositiva che si sarebbe fatta totale dopo l’incontro con i versi fuori dagli schemi di Pasquale Panella e la prima opera condivisa, “Don Giovanni” (1986), a cui sarebbero seguiti altri quattro lavori: nell’insieme, la pentalogia dei cosiddetti “album bianchi”. Musicalmente il distacco dal “primo” Battisti appare più evidente in “E già”, saranno invece le liriche stranianti...