Cambiamenti climatici, studenti in prima linea per la salvaguardia di Venezia

Il progetto saVE ha l’obiettivo di coinvolgere creativamente e criticamente i giovani nella tutela di Venezia perché sviluppino un senso di vicinanza e di responsabilità verso la città lagunare e si mobilitino nella propria comunità studentesca e cittadina

Cambiamenti climatici, studenti in prima linea per la salvaguardia di Venezia

Un progetto nato per sensibilizzare i giovani dai 15 ai 19 anni riguardo il problema dell’innalzamento del livello del mare a Venezia: si chiama saVE ed è proposto da SET Padova, un’associazione composta da studenti e neolaureati dell’Università di Padova. Obiettivo, creare e diffondere un “toolkit educativo” sviluppato in seno al consorzio universitario europeo Arqus e con l’apporto dell’Università di Padova durante il corso Rethinking climate change: the Venice Paradigm. Il toolkit, come detto, si riferisce al problema dell’innalzamento del livello del mare nel contesto veneziano, fornisce agli studenti informazioni scientifiche accurate e aggiornate rispetto al fenomeno e allo stesso tempo chiede loro di riflettere sulla complessità antropo-naturalistica dell’ecosistema lagunare.

La metodologia utilizzata è il Challenge-Based Learning. Nello specifico, il toolkit si compone di tre moduli e una visita sul campo. Le attività accompagnano gli studenti in un percorso prima accademico-scientifico, poi creativo e infine pratico. Durante il primo modulo (Engage), vengono fornite agli studenti le conoscenze necessarie a comprendere il fenomeno dell’innalzamento del livello del mare a Venezia. Gli studenti sono poi invitati a interrogarsi sugli effetti ambientali e sociali di questo fenomeno per definire una challenge da affrontare, ad esempio: “Come posso contribuire a risolvere il problema dell’innalzamento del livello del mare a Venezia?”. Durante il secondo modulo (Investigate), viene chiesto agli studenti di ampliare lo sguardo sul complesso ecosistema veneziano attraverso un’attività di system mapping, ossia un’analisi del contesto finalizzata a visualizzare graficamente le variabili presenti nel sistema e le possibili connessioni tra di esse. Durante l’ultimo modulo (Act), vengono date agli studenti le basi per comunicare quanto imparato e creato attraverso un workshop di comunicazione incentrato su una campagna di comunicazione e un’attività role play per simulare metodi di comunicazione efficaci. Infine, la visita sul campo a Venezia, all’interno della quale sono inseriti incontri con associazioni locali e visite a musei e punti naturalistici per permettere agli studenti di raccogliere in prima persona informazioni sulla specificità dell’ecosistema veneziano.

Come detto, il progetto è rivolto agli studenti delle classi seconde, terze e quarte di diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado. L’età target è 15-19. L’obiettivo generale è che sviluppino, attraverso la conoscenza, un senso di vicinanza e di responsabilità verso la città di Venezia, e dunque si mobilitino nella propria comunità studentesca e cittadina. Per sostenere il progetto, SET Padova – associazione nata per promuovere la partecipazione dei giovani alle decisioni di politica ambientale e sociale, ottenere risultati equi e sostenibili, guidati dai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – ha lanciato una campagna di crowdfunding. Nello specifico, i fondi raccolti andrebbero a coprire la retribuzione di 5 risorse umane con contratto a progetto; le spese di affitto per spazi necessari allo svolgimento dalle singole attività previste dai tre moduli e dall'evento divulgativo finale; l’acquisto di materiali vari di cancelleria, libri, volantini; il rimborso spese di viaggio per rappresentanti di studenti; le visite guidate nella città e l’accesso a musei.

Ambra Notari

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)