“Algoritmocrazia”: cosa c'è dietro i meccanismi che condizionano le nostre scelte
L'edizione 2021 del Festival dei diritti umani di Milano dedicato all'influenza degli algoritmi su ogni aspetto della nostra vita. Tre giorni di talk, documentari, interviste, mostre fotografiche. “Sulla carta l'intelligenza artificiale assicura imparzialità, ma se gestita male discrimina e spinge al conformismo”, spiega Danilo De Biasio, presidente del Festival
“Gli algoritmi permeano la nostra vita. Ci aiutano nella fatica certo, ma condizionano le nostre scelte. Sulla carta l'intelligenza artificiale assicura imparzialità, ma se gestita male discrimina e spinge al conformismo”: Danilo De Biasio spiega così il motivo per cui la nuova edizione del Festival dei diritti umani di Milano, di cui è presidente, è dedicata alla “Algoritmocrazia”. Dal 21 al 23 aprile, on line, sarà un susseguirsi di incontri per conoscere meglio le tecnologie che governano il nostro lavoro, la nostra vita, il nostro modo di pensare. Conoscere i meccanismi degli algoritmi, i pro e i contro, per non rimanerne schiavi.
Il Festival quest’anno avrà la sua regia e trasmetterà dall’Arci Bellezza di Milano per sostenere i luoghi di aggregazione, cultura e spettacolo fortemente provati dalla pandemia. E questa volta, prima novità, userà una propria piattaforma di streaming, uno spazio virtuale di incontro sviluppato con il supporto di OpenDDB - Distribuzioni dal Basso. Talk, documentari, interviste, mostre fotografiche transiteranno, infatti, da festivaldirittiumani.stream. Corpose anche le novità di questo Festival dei diritti umani 2021, il cui palinsesto è costruito attorno alle quattro storiche sezioni Talk, Edu, Foto e Film e le nuove sezioni Spotlight e Podcast. Saranno esplorati – altra novità – nuovi linguaggi attraverso videogame e fumetti, due ambiti fortemente intrecciati con l’intelligenza artificiale.