Vescovo Claudio. A san Prosdocimo, l’incontro con i sindaci
Il Sinodo della Chiesa di Padova è stato al centro anche dell’incontro che il vescovo Claudio ha avuto domenica 7 novembre, in occasione della celebrazione del patrono della Diocesi san Prosdocimo, con alcuni sindaci del territorio. "Quale contributo possiamo dare come Chiesa in un mondo così complesso?"
All’invito hanno risposto oltre cinquanta primi cittadini, a dar vita a un incontro che sta diventando tradizione. «Non sono le cose che facciamo o il piccolo potere temporale che ancora manteniamo a dare senso alla presenza della Chiesa – ha detto il vescovo – il vero tema sono le relazioni che abbiamo bisogno di coltivare con gli uomini, le donne e i giovani di oggi, nel segno di parole come simpatia, vicinanza, fraternità, amicizia e condivisione. Un tempo le famiglie comunicavano la fede e si affidavano alla Chiesa in momenti particolari della vita, per esempio per un supporto educativo o nel momento della sofferenza. Oggi ci pare che la famiglia sia in difficoltà, in molti casi non annuncia più la fede e trova servizi più qualificati offerti dalle articolazioni dello Stato».
Da qui la questione principale su cui si innesta il cammino sinodale diocesano. «Quale contributo possiamo dare noi Chiesa in un mondo così complesso e frantumato?», si chiede mons. Cipolla. Mons. Giampaolo Dianin, rettore del Seminario e vescovo eletto di Chioggia, citando papa Francesco, sabato 6 novembre di fronte alle autorità cittadine, parlava infatti non di un’epoca di cambiamento, ma di un cambiamento d’epoca. «Di fronte a queste dinamiche – ha concluso il vescovo Claudio – ho compreso di non poter rispondere io da solo, abbiamo bisogno di un luogo in cui molti possano intervenire, un cammino comune fatto dal popolo, non dagli specialisti. Ed ecco perché oggi ci troviamo a vivere il Sinodo diocesano».