Valstagna-Fonzaso. Come cambia la fede. Il vicariato si interroga

Il vicariato di Valstagna-Fonzaso propone un interessante percorso per operatori pastorali sul tema del battesimo. Gli incontri sono tre: una lettura sociologica della fede nel nostro territorio, una lectio divina su una lettera ai Romani e la testimonianza di alcuni laici sulla pastorale battesimale e sul ministero della consolazione. Il ciclo si completa con un pellegrinaggio in centro a Padova, alle sorgenti della fede: nel Battistero della Cattedrale e al Sacello di S. Prosdocimo presso la basilica di Santa Giustina.

Valstagna-Fonzaso. Come cambia la fede. Il vicariato si interroga

“Nella gioia del Battesimo” è il titolo del percorso di formazione ecclesiale per operatori pastorali iniziato il 13 gennaio nel vicariato di Valstagna-Fonzaso. Sono una settantina i partecipanti che provengono dalle unità pastorali di Arsiè, Enego, Valstagna e Medio Brenta. Tre, invece, gli incontri programmati nei mesi di gennaio e febbraio che hanno come filo conduttore la riflessione proposta dalla Diocesi alle comunità per quest’anno pastorale: il sacramento del battesimo.

Durante la prima serata, tenutasi nella ex scuola materna di Cismon, don Simone Zonato, docente di sociologia della religione presso la Facoltà teologica del Triveneto, ha presentato una riflessione dal titolo “Sta cambiando la fede nel nostro territorio?”. Il docente ha affrontato temi molto attuali come la globalizzazione, la società liquida, la personalizzazione della fede e il pluralismo religioso.

Nel secondo incontro, che si terrà il 27 gennaio, don Francesco Farronato dell’unità pastorale Medio Brenta proporrà la lectio divina “Battezzati in Cristo Gesù”; il riferimento è al testo della Lettera ai Romani 6, 3-11 che sottolinea l’intima unione tra Gesù e coloro che per mezzo del battesimo camminano con lui in una vita nuova. Tutto il percorso formativo è improntato sulle indicazioni del vescovo, che suggerisce di soffermarsi a riflettere, in particolare, sul battesimo degli adulti che risalgono dall'acqua pieni di Gesù e del suo Spirito: «Ripartiamo da lì, dal battesimo! Sostiamo presso il nostro fonte battesimale e guardiamo attorno per domandarci chi siamo, dove andiamo, chi ci accompagna nel cammino».

Lunedì 10 febbraio, terzo appuntamento, sarà la volta di alcuni fedeli laici. Roberto Sabbion, ministro della consolazione, porterà la sua esperienza vissuta nelle famiglie dove viene a mancare un congiunto, dando alcuni spunti su come accompagnare la comunità in questi momenti, nel ricordo della persona defunta. Nella stessa serata, la coppia di coniugi Paola Tosatto e Walter D’Emilio renderanno la loro testimonianza di impegno nella pastorale battesimale.

Gli incontri, che vedono la partecipazione di alcune figure della vicina diocesi di Vicenza, sono organizzati con un momento di lezione frontale, seguito dalla discussione e dal confronto in gruppi più ristretti. «Il percorso è stato pensato a livello vicariale sui ministeri laicali – commenta il vicario foraneo don Alberto Peron – sulla scia di quanto proposto l’anno scorso quando, nello stesso periodo, abbiamo organizzato delle riflessioni sul tema del seminatore. L’esperienza culminerà con un pellegrinaggio a Padova, alle sorgenti della fede, domenica 24 maggio quando visiteremo il battistero della Cattedrale e il sacello dei santi Prosdocimo e Giustina».

Abano, veglia di preghiera per la vita

Venerdì 31 gennaio, nella Chiesa del Sacro Cuore di Abano Terme, alle 21, si terrà la veglia di preghiera vicariale in occasione della Giornata della Vita, organizzata da Centro Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita di Abano Terme.

Di fronte al cambiamento d'epoca

Don Simone Zonato, nell'intervento del 13 gennaio nel primo incontro del ciclo "Nella gioia del battesimo", ha fatto riferimento al radicale mutamento che stiamo vivendo, caratterizzato da una società plurale, dalla globalizzazione e dalla perdita del “dato per scontato”. Non c’è più linearità nel vivere la vita, la società è sempre meno comunitaria e sempre più individuale; una società del rischio, una “modernità liquida” come definito dal sociologo Bauman.
In una realtà dove le cose cambiano velocemente, la religione si trova di fronte a fenomeni di personalizzazione, pluralismo religioso e porosità nei confini tra il credere e il non credere. Il docente di sociologia delle religioni ha concluso l’intervento sollecitando i presenti con due domande: «Quali sono le possibilità e i limiti della mia fede personale? E, quali sono le possibilità e i limiti della vita di fede della comunità?».

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