Up Villafranca: come ci si sta preparando al Natale. È tempo di “resilienza creativa”
Le parrocchie dell'up di Villafranca Padovana si preparano al Natale, cercando di mettere in pratica alcuni suggerimenti diocesani. Preghiera in famiglia e sostegno alle povertà del territorio sono gli aspetti su cui pone l’attenzione, aggiungendo un pizzico di “resilienza creativa”.
L’unità pastorale di Villafranca Padovana raggruppa in sé le parrocchie di Ronchi di Campanile, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto e la stessa Villafranca. Per queste comunità, come per molte altre, il periodo di incertezza e di difficoltà nell'organizzare incontri tra più persone ha un po' rallentato le attività che normalmente riprendevano con l’inizio dell’anno pastorale. Rallentato ma non annullato, tanto che don Giuseppe Alberti, parroco di Villafranca e moderatore dell’up, parla con convinzione di “resilienza creativa”. «Abbiamo definito così, con questo termine, l’atteggiamento di fondo che stiamo tenendo in queste settimane. Cerchiamo di essere propositivi e di portare avanti, in presenza, tutto quello che è possibile; quando invece diventa difficile per questioni di sicurezza, ci impegniamo comunque a valutare delle modalità a distanza».
Le comunità si sono focalizzate sul potenziamento di due aspetti, uno più strettamente liturgico, e uno più intimo, legato alla preghiera familiare. Per quanto riguarda il primo ambito, si sta lavorando per curare e valorizzare l'eucaristia domenicale, non solo con i segni legati all’Avvento, ma puntando anche sulla carità. «Cerchiamo di rendere concreta la carità in tempo di fragilità – prosegue don Giuseppe – per questo la consueta cesta dei viveri posta in chiesa è diventata una doppia cesta, con lo slogan “Chi può dia, chi ha bisogno prenda”. Sempre in tema di condivisione, vogliamo incentivare il Sostegno sociale parrocchiale, l’impegno di buon vicinato. Per questo abbiamo distribuito alcune cassettine alle famiglie dei bambini della catechesi, ma anche a tutte quelle che si sono rese disponibili, affinché vengano raccolte delle offerte per chi è nel bisogno. Le ritireremo nel giorno dell’Epifania, il giorno dei doni consegnati al Signore».
La catechesi familiare, invece, è stata organizzata fornendo semplici strumenti-guida alle famiglie, come ad esempio l’indicazione a vivere piccoli gesti quotidiani, o ad approfondire alcune letture, o a dedicare del tempo alla preghiera in casa. È stata inoltre riproposta l’idea del vescovo Claudio, com’era avvenuto per la Quaresima, di creare l’”angolo bello”, ponendo il presepio al centro di esso.
Per quanto riguarda i più piccoli, stanno proseguendo gli incontri di iniziazione cristiana, quasi tutti in modalità telematica, eccetto per alcuni gruppi impegnati in specifiche proposte formative, che riescono ancora a incontrarsi in presenza. Anche i giovani e i giovanissimi dell’unità pastorale, pur nella difficoltà, tengono vivi i contatti tra loro, per ora soltanto via web. È il momento, per tutti, di impegnarsi nella resilienza, nell’affrontare le avversità con coraggio e positività, nella certezza che il Signore porgerà la sua mano e renderà tutto più lieve.