Terzo settore, insediato il nuovo Consiglio nazionale: 50 enti rappresentati
Rinnovata in parte la composizione: aumentano gli enti rappresentati (erano 42 nella precedente consiliatura), Claudia Fiaschi riconfermata vicepresidente. Nella seduta è stato dato parere favorevole alle Linee guida sulla raccolta fondi e a quelle sul coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti nelle attività dell’impresa sociale
Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale terzo settore, è stata riconfermata come vicepresidente del Consiglio nazionale del Terzo settore, che si è insediato ieri, alla presenza del ministro del Lavoro Andrea Orlando. Rinnovata in parte la composizione: gli enti rappresentati passano dai 42 della precedente consiliatura, agli attuali 50. "Una scelta - ha spiegato Orlando - condivisa dall'Amministrazione con il Forum Nazionale, l'associazione maggiormente rappresentativa degli Enti del Terzo Settore, volta a riflettere la peculiarità della multiformità del Terzo Settore italiano, che rende quest'ultimo un unicum nel variegato panorama europeo dei soggetti dell'economia sociale".
“Il ministro Orlando – spiega Fiaschi in una nota – ha ribadito la volontà di intensificare il lavoro del Consiglio Nazionale come luogo di dialogo sociale col mondo del Terzo settore, ha dato aggiornamenti sull’avanzamento dei provvedimenti attuativi della riforma, sull’atteso sblocco delle risorse destinate al Terzo settore che ha fatto fronte all’emergenza ed ha informato il Consiglio sulle attività portate avanti a livello internazionale. La ripresa di un lavoro a livello europeo sui temi dell’economia sociale è molto importante soprattutto nella prospettiva dell’Action Plan europeo sull’economia sociale”.
Il ministro Orlando ha ricordato l'attenzione verso il Terzo Settore. Un'attenzione evidente sulla centralità della tematica, si legge in una nota del dicastero, "ulteriormente confermata dalla scelta di seguirla in prima persona, senza pertanto ricomprenderla nell'ambito delle materie delegate ai Sottosegretari di Stato". Dal decreto ministeriale del 31 marzo, riguardante le Linee guida sui rapporti collaborativi tra PP.AA. e ETS; al regolamento del 19 maggio sulle attività diverse; al decreto interministeriale (di concerto con il MISE) del 24 giugno 2021, concernente i criteri di computo dei ricavi dell'impresa sociale, Orlando ha ripercorso in breve le tappe fondamentali del cammino da lui avviato.
Nella riunione di insediamento del Consiglio nazionale, altri passaggi di rilievo: due provvedimenti attuativi, in materia di raccolta fondi e di coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti nelle attività dell'impresa sociale. Mentre i prossimi impegni indicati al ministro riguardano due cardini della riforma: l'avvio del Runts, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, e la notifica alla Commissione UE delle disposizioni fiscali soggette a preventiva autorizzazione.
Sul tema degli istituti collaborativi, infine, Orlando ha aggiunto che il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avvierà dopo la pausa estiva, in collaborazione con l'Associazione nazionale comuni italiani, "un percorso formativo rivolto a funzionari pubblici, nel quale saranno coinvolti anche i quadri degli Enti del Terzo Settore, finalizzato al consolidamento su tutto il territorio nazionale della conoscenza degli strumenti collaborativi previsti nel Codice del Terzo Settore".
Il Forum del terzo settore ha sottolineato che con la seduta si è avviata la riflessione sulle attività di particolare interesse sociale. Oltre al parere favorevole dato alle Linee guida sulla raccolta fondi e a quelle sul coinvolgimento dei lavoratori e degli utenti nelle attività dell’impresa sociale, come sottolineato da Orlandom il Forum “ha proposto di costruire nell’ambito dei lavori del Consiglio nazionale del Terzo settore, uno spazio di confronto con la Direzione Rai per il Sociale per rafforzare collaborazioni anche sul fronte della comunicazione sociale”.