Terminato l’incontro tra Pd e M5S: “Ampie convergenze su agenda sociale e ambientale”
Il vertice tra Pd e M5s alla Camera è durato quasi 2 ore. Clima positivo e ampia convergenza, anche sulla riforma costituzionale: “Non c’è niente di insormontabile”
ROMA - Clima positivo e ampia convergenza, anche sulla riforma costituzionale. “Non c’è niente di insormontabile”. Lo dicono i capigruppo Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio insieme al vice segretario Andrea Orlando, parlando al termine del vertice con il M5s alla Camera che è durato quasi 2 ore. Con il Movimento cinque stelle al tavolo di confronto c’è stato “un clima positivo e costruttivo che ci fa ben sperare sulle prospettive”, spiega il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, al termine del tavolo con il M5s.
“Non ci sono ostacoli insormontabili, compresa la definizione dell’agenda sulla riforma costituzionale”, dice il vice segretario Pd, Andrea Orlando che ribadisce: “Abbiamo chiesto chiarezza al Movimento 5 stelle che questa sia l’unica interlocuzione come condizione per affrontare gli ulteriori punti”. Lo ha detto il vice segretario Pd, Andrea Orlando, al termine del tavolo con il M5s. “Dalle prossime ore – spiega Orlando - predisporremo i dossier necessari per affrontare i vari temi. Attendiamo ora un passaggio tra i vertici delle forze politiche per affrontare i nodi ancora non sciolti definitivamente, e sulla base di questo vogliamo essere operativi già dalle prossime ore”.
“Abbiamo analizzato i 15 punti sul tavolo, dobbiamo dire che c’è una ampia convergenza su una serie di punti dell’agenda sociale e ambientale e l’impegno molto serio di fare un’agenda del lavoro sulla manovra di bilancio, che è la cosa più importante per il Paese da risolvere subito. C’è una certa sintonia su molti temi”. E’ il commento del capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, dopo l’incontro.
"Sul tavolo non sono emersi ostacoli insormontabili, poi ci sono alcune questioni che verranno spostate al tavolo dei capi politici, come è giusto che sia", commenta il capogruppo del M5S alla Camera, Francesco D'Uva, al termine dell'incontro tra le delegazioni. I capigruppo Francesco d’Uva e Stefano Patuanelli, accompagnati da Perilli e Silvestri, hanno posto sul tavolo il tema del taglio dei 345 eletti.