Teatro alla Scala, presentato il dossier sull'amianto e le morti dei lavoratori
Nonostante la grande ristrutturazione del 2004, parti in amianto sono state scoperte fino al 2015. E ogni anno si registrano nuovi morti per mesotelioma tra gli ex dipendenti. L'ultima, un'ex addetta alle pulizie deceduta nell'agosto scorso. Intanto prosegue il processo a 5 dirigenti del Teatro
MILANO - "L'ultima persona morta di mesotelioma è dell'agosto scorso, era un'addetta alle pulizie in pensione": Roberto D'Ambrosio, rappresentante del Comitato Ambiente Salute del Teatro Scala, elenca a memoria i colleghi e le colleghe che in questi anni si sono ammalati e sono deceduti per il tumore causato dall'esposizione all'amianto. Oggi si è svolta al Tribunale di Milano una nuova udienza del processo di primo grado in cui sono imputati cinque dirigenti del Teatro alla Scala, alcuni ancora in carica altri dimessi, che, secondo l'accusa, sarebbero responsabili della morte di 10 lavoratori: tecnici, musicisti, un direttore d'orchestra, il caposquadra dei vigili del fuoco addetti al teatro scaligero. Ma mentre il processo è focalizzato su questi dieci decessi, il Comitato ambiente e salute del Teatro ne ha contati almeno altri quattro. Fuori dall'aula le parti civili (oltre al Comitato salute del Teatro, anche Cub, Medicina Democratica e Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio) hanno presentato un dossier che elenca gli interventi di bonifica ottenuti dai lavoratori anche in anni recenti, gli ultimi nel 2015-2016.
Nonostante la grande ristrutturazione del teatro dal 2002 al 2004, l'amianto è rimasto per anni in alcune parti dello storico edificio del Piermarini e in altre strutture, come i magazzini o i laboratori, dislocati anche in altre parti della città. In un'informativa della Fondazione Teatro alla Scala del 2015, si legge che materiali in amianto sono stati trovati nella sala prove dell'ex cinema Teatro Abanella, nei magazzini e depositi scene di via Daimler e di via Archimede. Mentre risulterebbero finalmente bonificati il grande teatro del Piermarini, la Scuola di Ballo di via Campo Lodigiano e gli Uffici amministrativi di via Torino. Nel 2013 l'Azienda sanitaria locale (Asl) ha iscritto nel registro degli ex esposti amianto della Regione Lombardia i lavoratori della Scala, riconoscendo loro il diritto alla 'sorveglianza sanitaria' e quindi a visite periodiche di controllo. E ha poi inviato a dipendenti ed ex dipendenti del Teatro i certificati di riconoscimento della loro passata esposizione all'amianto. L'amianto alla Scala era ovunque: dal palco reale ai sipari, dai laboratori alle protezioni dei fari e delle scenografie. E purtroppo non è una pagina chiusa della storia del Teatro, perché ogni anno vi sono nuovi decessi per mesotelioma di persone che ci hanno lavorato.
Al Tribunale di Milano sono in corso altri sei processi per le morti di amianto nei luoghi di lavoro, in cui sono imputati i dirigenti per presunte omissioni nel predisporre le misure necessarie di protezione e salvaguardia della salute dei dipendenti. I processi riguardano i dirigenti di Pirelli, Breda, Enel di Turbigo, AlfaRomeo, Atm, Franco Tosi e in primo grado (tranne che per primo processo Pirelli) gli imputati sono stati assolti.