Teatro Stabile del Veneto. Presentato il cartellone della nuova stagione 2024-2025
Goldoni protagonista con Duse e Marco Polo. Tante le presenze di attori noti
Il Teatro Stabile del Veneto è pronto a partire per la stagione 2024/25 con un’offerta variegata e ambiziosa che ha presentato al pubblico in questi giorni a Venezia (in foto le personalità intervenute), dal titolo “Colpo di scena”. Il nuovo direttore artistico Filippo Dini, nominato nei mesi scorsi, punta a mettere assieme diversi fattori: l’apertura a 360 gradi a più tipologie di spettatori, la presenza di nomi importanti sul palcoscenico e l’interpretazione di grandi classici, ma anche il legame con il territorio e la sperimentazione dei linguaggi, con un occhio alla sostenibilità e all’inclusione. Il tutto per un cartellone di oltre ottanta spettacoli che partono l’11 ottobre e continueranno fino a maggio dell’anno successivo, di cui 39 prodotti (o coprodotti) direttamente dal Teatro Stabile del Veneto, distribuiti tra i palcoscenici del Verdi di Padova, del Del Monaco di Treviso e del Goldoni di Venezia; in alcuni casi, sono al debutto assoluto. A questi, si aggiungono altri appuntamenti come gli incontri con scienziati, scrittori e musicisti, nonché la programmazione per le scuole superiori, i progetti teatrali al Maddalene di Padova, i concerti e le performance di danza. Non va neppure trascurato quanto partito le settimane scorse con l’estate in corso, tra i laboratori e le rassegne. «Abbiamo dedicato molta attenzione agli autori, in modo che il pubblico possa spaziare tra più generi – spiega Filippo Dini – Questo, cercando di garantire nel contempo la massima accessibilità dei linguaggi proposti: ogni performance dev’essere comprensibile e godibile per chi la vede; in altre parole, deve ricercare la semplicità e l’immediatezza, senza cadere nelle semplificazioni e nella banalità. Io stesso da regista mi vantavo del fatto di essere “popolare”, mentre tanti colleghi lo rifuggivano. Eppure, se ci pensiamo bene, nella storia del teatro i maggiori autori risultavano spesso estremamente popolari per i loro contemporanei: Shakespeare, Molière o Goldoni, tanto per fare un esempio. Goldoni avrà peraltro un ruolo da protagonista nella stagione a venire, visto il radicamento delle sue commedie nella civiltà veneziana, e il ruolo di grande innovatore della scrittura drammaturgica dopo l’esperienza della commedia dell’arte». Tanta attenzione è stata comunque prestata anche agli attori che vi faranno capolino, visti i nomi celebri presenti: Silvio Orlando, Toni Servillo, Giuliana De Sio, Sergio Rubini, Luca Barbareschi, Gianni Fantoni, Alessio Boni, Alessandro Preziosi sono solo alcuni; questi ultimi due, peraltro, si esibiranno al Verdi di Padova, insieme a Lodo Guenzi e altri ancora.
Per il massimo palcoscenico patavino è prevista poi la messa in scena de “I parenti terribili” di Jean Cocteau (debutto in prima nazionale il 6 novembre) su regia dello stesso Filippo Dini. Ma guai a focalizzarsi solo sulla programmazione di un unico teatro. «La forza dello Stabile del Veneto è proprio l’essere diffuso in tre città – continua il direttore artistico – tre città diverse che si fanno portavoce di altrettante realtà territoriali differenti ma collegate. Vuol dire un maggiore legame con ciò che le circonda. Per me si tratta di un valore aggiunto, se confrontato, per esempio, con quei teatri nazionali concentrati solo sulle grandi città in cui hanno sede e che sono scollegati dal territorio circostante. Lo dico perché, da genovese di origine e romano d’adozione, ne ho girati parecchi quando ero attore e regista». Un teatro diffuso, dunque, che spinge a collaborazioni di respiro internazionale. «Ne è nata una con il Dramma italiano - Teatro nazionale croato di Fiume-HNK Rijeka, basata sempre sul repertorio goldoniano». Per il resto, è difficile sintetizzare le tante proposte della nuova stagione perché, nel metterle assieme, Dini e i suoi collaboratori hanno cercato di esplorare ogni possibile linguaggio e forma di contaminazione artistica. Non è un caso che a inaugurare il tutto sarà “Titizé - A Venetian dream”, al Goldoni (spettacolo dell’estate a Venezia, in programma a partire dal 18 luglio), con il suo mix di clowneria e acrobazie circensi. E che dire del trombettista Paolo Fresu che racconterà, a parole e in musica, la vita e l’opera di Miles Davis, dall’11 al 15 dicembre al Del Monaco? O del ciclo dal festival Mythos, basato sul teatro classico e sull’eroe, sempre al Del Monaco? Non mancano neppure gli omaggi artistici, come per i cent’anni dalla scomparsa di Eleonora Duse e i settecento da quella di Marco Polo. L’offerta comprende ingressi a prezzo ridotto sia per studenti universitari che per disabili (e accompagnatori): per questi la mail è dedicata (info e prenotazioni accessibile@teatrostabileveneto.it). Tutti gli spettacoli con le date sono disponibili su www.teatrostabileveneto.it