Scuola. Cittadinanzattiva: 69 crolli in 1 anno, mai così tanti. Bizzarri: “Oltre 1 miliardo il taglio a Pnrr”. Mandorino: “Rivedere legge cittadinanza”
Presentato il 25 settembre a Roma il XXII Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza a scuola: 69 crolli da settembre 2023; edifici vecchi, con scarsa manutenzione e inadeguati di fronte a rischi sismici. Pnrr tagliato di oltre un miliardo su nidi e costruzione nuovi istituti. “Il 12% degli alunni stranieri impone una revisione della legge sulla cittadinanza”, osserva Annalisa Mandorino esprimendo soddisfazione per il raggiungimento delle 500mila firme per il referendum abrogativo
Da settembre 2023 sono stati 69 i crolli negli istituti scolastici del nostro Paese; numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni. Lo rivela il XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola, presentato il 25 settembre a Roma da Cittadinanzattiva. Si tratta di distacchi di intonaco; crolli di soffitti, controsoffitti, solai, tetti, ma anche di finestre, muri di recinzione ed alberi caduti all’interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi. Di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole (40,5%), 28 in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati, che hanno provocato il ferimento di 9 studenti, 3 docenti, 2 collaboratori scolastici, 1 educatrice, 4 operai.
A rilento su rischio sismico. Gli edifici scolastici italiani attivi sono 40.133: il 32% concentrato in tre regioni: Lombardia (5.652), Campania (3.751), Sicilia (3.558); quelli costruiti prima del 1976 sono il 47%. In base all’Anagrafe dell’edilizia scolastica 2022, quasi il 60% degli istituti non è in possesso del certificato di agibilità (23.794), né di prevenzione incendi (23.199). Il 41,50% (19.983) è privo di collaudo statico. Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che 2.876 edifici sono collocati in zona a rischio sismico 1, e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici che hanno riguardato solo poco più del 3% delle strutture.
Solo l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
Asili nido e atenei. Sulla base dei dati forniti da 51 Comuni capoluogo di provincia, riguardanti 887 nidi e 33.613 bambini, gli asili nido sono meglio manutenuti rispetto alle altre scuole ma peccano sul fronte adeguamento sismico: solo il 13% è a prova di rischio. L’accesso agli atenei – il monitoraggio è stato realizzato su un campione di 22 edifici universitari di Bologna, Pisa, Napoli, Salerno, Campobasso, Isernia, Cagliari – risulta praticabile alle persone con disabilità motoria in 19 delle strutture. L’ascensore è presente in 21 sedi, funzionante, adatto al trasporto di una carrozzina.
Tagli a Pnrr, obiettivi europei sempre più lontani. “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva – ha subìto tagli rilevanti per quanto riguarda gli asili nido”.
La spesa inizialmente prevista di 4,6 miliardi per 264.480 nuovi posti, dopo la revisione del Governo, “è scesa a 3,245 miliardi per 150.480 posti”; idem “per la costruzione di nuove scuole, da 195 a 166.
La causa principale di questa revisione è stata motivata con l’aumento dei costi di costruzione”. “Lo stesso – prosegue – è accaduto con la ristrutturazione, sostituzione/ricostruzione, messa in sicurezza, adeguamento o miglioramento sismico e riqualificazione energetica degli edifici; le risorse ammontano a 4,399 miliardi di euro, in questo caso quasi 500 milioni in più rispetto ai 3,900 miliardi iniziali, ma serviranno per sistemare meno edifici rispetto a quelle previsti inizialmente. Siamo molto preoccupati per la riduzione degli interventi, soprattutto sui nidi, che non riusciranno a colmare i gap esistenti nei territori, né a raggiungere gli obiettivi europei”. Da Bizzarri l’invito a “guardare al post Pnrr, con l’utilizzo di fondi ordinari nazionali ed europei, per garantire il funzionamento delle nuove strutture (in particolare nidi e scuole dell’infanzia), per investimenti mirati (ad esempio climatizzatori) e per assicurare continuità dei fondi all’edilizia scolastica”.
Scuole accessibili. Nell’anno scolastico 2024/25 sono 331.124 gli alunni con disabilità (4,68% dei 7.073.587 del totale studenti), tuttavia solo il 40% delle scuole risulta accessibile per quelli con disabilità motoria. Situazione ancora più grave per gli alunni con disabilità sensoriali, per i quali le segnalazioni visive sono presenti nel 17% delle scuole mentre mappe a rilievo e percorsi tattili sono presenti solo nell’1,2%.
Cittadinanza non italiana per il 12% degli alunni. Nell’anno scolastico appena iniziato sono 864.425, ossia il 12,2% del totale, gli alunni stranieri. Di questi il 25,5% vive in Lombardia, seguita da Emilia Romagna (12,5%), Veneto (10,5%), Lazio e Piemonte (9,2%). La regione con meno studenti senza cittadinanza italiana è la Sardegna (appena lo 0,6%). Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, parla di “un fatto ormai strutturale che impone la revisione della legge sulla cittadinanza per dare pieno riconoscimento a bambini/e, ragazzi/e che nascono o arrivano da piccoli in Italia”. “È straordinario – prosegue esprimendo soddisfazione per il raggiungimento delle 500mila firme necessarie per il referendum che punta a dimezzare da 10 a 5 gli anni di residenza in Italia ad uno straniero – il numero di firme raggiunto in pochi giorni, ed è solo
il primo passo verso una legge più giusta che riconosca come italiano chi sceglie il nostro Paese per vivere, studiare, amare, crescere, immaginare il proprio futuro”.
Da Mandorino l’invito a continuare a firmare fino al 30 settembre “per proseguire un impegno che nasce con la nostra campagna ‘Obiettivo cittadinanza’”.
Scatti di sicurezza. E’ il contest fotografico promosso dall’associazione e rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado. A tema la sicurezza strutturale ed interna degli edifici scolastici e la prevenzione e gestione dei rischi naturali. Obiettivo, coinvolgere gli studenti, in piccoli gruppi o classi, sul tema rappresentandolo attraverso foto di denuncia, corredate da slogan-messaggio, di situazioni di insicurezza mai risolte, ma anche di buone pratiche o attività di prevenzione realizzate a scuola o sul territorio. Le foto possono essere inviate a: scuola@cittadinanzattiva.it entro e non oltre il 28 febbraio 2025, compilando la documentazione scaricabile dal sito www.cittadinanzattiva.it. Le foto vincitrici verranno premiate in occasione della XIX edizione del Premio Scafidi ad aprile 2025.