Sassolini felici. L’idea di dipingere dei sassolini e di spargerli lungo i sentieri e negli angoli delle città è di Heidi Aeli
Negli ultimi mesi migliaia di persone si sono messe a colorare sassi e a lasciarli nei posti più impensati.
Un sasso, se lanciato, può far molto male, ma se viene colorato, può far nascere un sorriso. Soprattutto in un tempo come quello che stiamo attraversando, in cui la pandemia ci tiene distanti e ha fatto crescere tra noi diffidenza e paura.
Quella dei “sassolini felici” è un’iniziativa nata in sordina, che nel giro di pochi mesi, grazie a Fb, è letteralmente esplosa, divenendo “virale” in tutta Italia.
L’idea di dipingere dei sassolini e di spargerli lungo i sentieri e negli angoli delle città è di Heidi Aelig, italo-svizzera che vive a Recanati. L’11 settembre 2019 fonda il gruppo Fb “Un sasso per un sorriso”. “L’ obiettivo del gruppo – spiega – è di regalare allegria e sorrisi, perché la gente ha bisogno più che mai di una cosa positiva. Disegniamo o scriviamo frasi carine sui sassi, poi facciamo una foto per farli vedere al gruppo. Lasciamo i sassi fuori da una parte ben visibile, per esempio su una panchina, o in mezzo ai fiori per regalare un sorriso a chi li trova. Se questa persona ha Facebook, sarebbe carino se pubblicasse la foto del sasso trovato nel gruppo. Dietro ogni sasso scriviamo: “Un sasso per un sorriso” Gruppo Facebook. Buon divertimento”. A gennaio di quest’anno Heidi stava per chiudere il gruppo, perché c’erano pochi iscritti. Poi, all’improvviso, il boom: gli iscritti passano da 300 a 120mila. Negli ultimi mesi migliaia di persone si sono messe a colorare sassi e a lasciarli nei posti più impensati. I “sassolini felici” sono così spuntati vicino alle scuole, nei boschetti e parchi cittadini, accanto agli ospedali. E come si sono moltiplicati gli iscritti al gruppo di Heidi, si sono moltiplicati anche i gruppi Fb.
Anna Miorando e Sandra Frapporti sono le titolari del gruppo “Sassolini felici da Rovereto a…”, fondato il 20 marzo scorso e che oggi conta più di 1.200 membri. A far nascere l’amicizia tra le due donne trentine, è stato proprio un sassolino felice. “Tutte e due – racconta Miorando – abbiamo dipinto e lasciato nella nostra città dei sassolini e poi ci siamo incontrate via social. Ma dopo tanti mesi di pandemia e di lockdown, sentirci via social non ci bastava più. Sentivamo il bisogno di cucire rapporti e di imbastire amicizie. E così abbiamo deciso di incontrarci di persona per un caffè. È come se questi sassolini uniscano vite che sono state per troppo tempo lontane”. Davanti a un caffè, Anna e Sandra scoprono così di avere diversi amici in comune e persino anche qualche parente. “Abbiamo deciso di aprire il gruppo – spiega Miorando – perché ci sembrava un modo semplice e alla portata di tutti, per portare un sorriso in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo”.
Ed è proprio questo tempo così complicato a rendere ancora più speciali i sassolini felici. Perché dietro a ognuno di loro, che la gente trova, fotografa e “posta” sulle bacheche dei gruppi, ci sono tante storie. “Possono sembrare un giochino infantile – commenta Miorando –, ma in realtà raccontano la vita”. Ne sa qualcosa la stessa Frapporti, che a maggio, a causa del Covid, è finita in terapia intensiva. Ora la malattia è passata e lei è in via di ripresa. Quando è stata ospitata nel centro di riabilitazione a Mazzolombardo, appena ha recuperato le forze, ha iniziato a decorare tanti sassolini da regalare al personale sanitario che, scoperta la sua passione, le hanno chiesto di avere un sassolino personalizzato ciascuno.
“Non serve fare delle opere d’arte – spiega Miorando – basta colorare i sassolini o scrivere qualche messaggio positivo. L’importante è donare un pezzettino di felicità e di allegria a chi li trova”.
Lo scorso 8 giugno si è celebrata la giornata mondiale dei sassolini felici. Decine i sorrisi colorati che sono stati “liberati” in tutta Italia. I ciottoli sono arrivati a Rimini e a Carate Brianza, in Valsesia e ad Asti. Hanno attraversato anche lo stretto di Messina: sassolini felici sono stati intercettati, infatti, anche a Palermo.
Una volta raggiunto il traguardo dei mille iscritti al gruppo, Anna Miorando e Sandra Frapporti hanno organizzato una caccia al tesoro per le vie della loro città, invitando i membri del gruppo a scoprire dove avevano lasciato un sassolino speciale, dipinto con lo stemma della città.
Diventati virali, i sassolini continuano a riservare sorprese e sorrisi. Anche oltre i confini di Fb, che da strumento “diffusore” dell’iniziativa, è passato a “spettatore”, raccogliendo foto e post un po’ da tutta Italia. Tra le tante iniziative, quella del parco dell’Ora, a Riva del Garda, dove è stata realizzata una vera e propria istallazione, un percorso tracciato grazie a quasi 1.500 sassolini felici, realizzati dagli studenti delle scuole elementari e dalle loro maestre.
“Dipingere i sassi è rilassante ed è gratificante sapere che stiamo facendo qualcosa che farà sicuramente piacere a qualcuno – conclude Miorando –. A noi preme che i sassolini felici siano anche rispettosi dell’ambiente. Per questo consigliamo di non prendere dei sassi da spiagge o laghi e di non usare colori o materiali inquinanti”.
Realizzare un sassolino felici non è difficile: basta lavarli bene in acqua e sapone, dare loro una passata di colore acrilico bianco e poi via alla fantasia con pennarelli o colori acrilici, per finire con una spruzzata di vernice spray protettiva. Per l’estate, ormai alle porte, Miorando e Frapporti sperano che i sassolini felici possano arrivare a portare un sorriso e una parola di speranza anche nei luoghi delle vacanze.