Rifugiati, compie un anno il progetto "AperTI" per l'autonomia socio-economica
Attivo in tutta Italia è promosso da un gruppo di organizzazioni guidate dalla fondazione Fondaca. Coinvolte 30 persone nella fase successiva all’uscita dal sistema di accoglienza e in situazioni di particolare vulnerabilità
Procede l’impegno di Fondaca nel progetto “AperTI - Autonomia per Titolari di protezione Internazionale attraverso l'integrazione socio-economica” che si rivolge a titolari di protezione internazionale nella fase successiva all’uscita dal sistema di accoglienza (vale a dire coloro i quali siano usciti da non oltre 18 mesi dal circuito o che siano in procinto di farlo), con particolare attenzione alle situazioni di maggiore vulnerabilità.
La finalità principale del progetto, giunto alla conclusione del suo primo anno di attività, è quella di fornire ai beneficiari strumenti, risorse e opportunità affinché siano protagonisti del proprio percorso di autonomia socio-economica e socio-culturale in ottica di un effettivo inserimento lavorativo e un percorso di vita indipendente.
Nel corso di questi mesi, si legge in una nota di Fondaca, il partenariato ha coinvolto 30 persone in attività di sviluppo di percorsi individualizzati e personalizzati volti a valorizzare le competenze di ciascuno per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. Come si può facilmente comprendere, una simile operazione di personalizzazione ha richiesto che la strategia progettuale si articolasse su più piani. Per questo motivo, in seguito alla presa in carico ha preso avvio un’accurata azione di studio e di rilevazione dei bisogni individuali, la identificazione di conoscenze, abilità e competenze personali e sociali. In base a questi ultimi sono stati poi elaborati piani personalizzati di empowerment formativo e professionale al fine di valorizzare le competenze e le esperienze lavorative pregresse di ciascun destinatario e, allo stesso tempo, consentire lo sviluppo di nuove abilità per rispondere a bisogni effettivi in termini di potenziamento dei percorsi di integrazione.
Oltre ad attività di bilancio delle competenze, continua la nota, gli interventi del progetto AperTI prevedono percorsi di accompagnamento, orientamento e tutorato, tesi a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e l’attivazione di work experience e contratti con aziende ed imprese già individuate. Ampio spazio è dedicato ai percorsi di educazione alla cittadinanza, intesa come un meccanismo di inclusione nella comunità che ha nella appartenenza, in termini di status e identità, nei diritti e doveri e nella partecipazione le sue componenti essenziali. Nell’ambito dei percorsi di cittadinanza sono previste, oltre ad attività formative, anche esperienze collettive finalizzate alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale e delle istituzioni e dei servizi presenti sul territorio.
L’esperienza maturata nei mesi scorsi, ha inoltre condotto all’adozione di un supporto temporaneo di sostegno finanziario all’alloggio per i beneficiari i quali, come emerso dai primi colloqui, hanno evidenziato le difficoltà connesse all’accesso alla casa. Una volta terminata la fase di accoglienza, la questione abitativa rappresenta infatti una delle esigenze più pressanti e, allo stesso tempo, il primo ostacolo ad un pieno processo di integrazione e di autonomia.
Il progetto AperTI è attivo in tutte le Regioni e i territori provinciali, e terminerà il 30 giugno 2022. E’ realizzato dal capofila Fondaca, insieme ai partner Associazione Africa United e Unione italiani nel mondo - Associazione di promozione sociale di Foggia, Associazione Nazionale Oltre le Frontiere di Belluno e Treviso Aps, ATON Cooperativa Sociale di Frosinone, Centro Calabrese di Solidarietà, con sede a Catanzaro, Associazione Nuovi Lavori e Associazione Mentore.
Per rimanere aggiornati sulle attività del progetto, è possibile seguire la pagina https://www.fondaca.org/index.php/it/progetti/progetto-aperti.html (o www.fondaca.org)
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a home@fondaca.org