Mons. Paolo Doni. Grazie per la strada percorsa insieme

Mons. Paolo Doni ci ha lasciato l’8 aprile, Sabato santo, a causa di un’emorragia cerebrale. Uomo di grande umanità, competenza e sensibilità lascia un vuoto enorme. Numerose le persone che, mercoledì 12 aprile nel pomeriggio, gli hanno reso omaggio nell'obitorio dell'Opera della Provvidenza. Compagni di ordinazione, presbiteri del clero padovano, amici... si sono stretti intorno ai suoi familiari. Le esequie, presiedute dal vescovo Claudio, si tengono giovedì 13 alle 10 in Cattedrale

Mons. Paolo Doni. Grazie per la strada percorsa insieme

È partito in silenzio. Nel silenzio del Sabato santo. Mons. Paolo Doni ha concluso il suo pellegrinaggio terreno nelle prime ore dell’8 aprile – a 78 anni – lasciando nel lutto la Chiesa di Padova, che ha servito in numerosi incarichi, tra cui quello di vicario generale. Sempre con grande umanità, competenza, grande intelligenza e sensibilità. Le esequie, presiedute dal vescovo Claudio – accolto in Diocesi proprio da don Paolo, in quanto amministratore diocesano, nel 2015 – si tengono giovedì 13 aprile in Cattedrale. Don Paolo riposerà nel cimitero del suo paese natale, Paluello, come da lui desiderato: «Accanto ai miei genitori».

Don Paolo, residente in Casa del clero, si era sentito male nella serata di martedì 4 aprile, al rientro da alcuni impegni. La corsa in ospedale, la diagnosi molto severa, qualche segnale di speranza nella giornata di mercoledì quando il vescovo Claudio Cipolla si era recato in visita da lui per impartirgli l’unzione degli infermi. Poi la situazione è precipitata per l’estesa emorragia cerebrale che lo ha colpito fino all’epilogo di sabato 8 aprile. Tutto il clero di Padova aveva pregato per lui in clima di apprensione giovedì mattina, durante la Messa del Crisma. In molti commentavano le notizie che arrivavano dall’ospedale con incredulità e con dolore.

Dopo la conclusione della sua esperienza pastorale come amministratore parrocchiale a Bertipaglia (di cui pubblichiamo, nella Difesa del 16 aprile, il saluto a conclusione del ministero di parroco), don Paolo era ancora attivo su molti fronti. Appena tre settimane fa aveva partecipato con una sua relazione – come al solito lucida e illuminante – al convegno in ricordo di mons. Giovanni Nervo, organizzato il 21 marzo dalla Fondazione Zancan e dalla Facoltà teologica del Triveneto. Parole ricche di profezia che si possono leggere ora nel libro Don Giovanni Nervo. Il Signore mi ha condotto per mano edito proprio dalla Fondazione Zancan per l’impegno di alcuni amici e collaboratori a mantenere vitale il prezioso lascito del prete padovano fondatore di Caritas Italiana nel 1972. Solo due giorni dopo, don Paolo aveva preso parte al viaggio-pellegrinaggio diocesano a Faedis, in provincia di Udine, paese natale di mons. Luigi Pellizzo, vescovo di Padova dal 1907 al 1923, quando la Chiesa padovana si era riconciliata con una pagina dolorosa della propria storia. Anche in quell’occasione non erano mancate parole di incoraggiamento per la Difesa a cui era affezionato e che leggeva sempre con interesse, consegnandoci spesso spunti e sottolineature interessanti.

Nato a Paluello di Stra (in provincia di Venezia) il 14 luglio 1944, mons. Doni è stato ordinato nel 1968 e successivamente ha approfondito gli studi di teologia a Milano e Roma. Dal 1976 è stato docente di teologia morale nel seminario Maggiore di Padova e dal 1986 al 2000 vicario episcopale per l’apostolato dei laici, assistente diocesano di Azione cattolica e canonico onorario della Cattedrale. Contemporaneamente ha ricoperto incarichi in organismi ed enti
diocesani (Consiglio presbiterale, Fondazione Lanza, Tribunale ecclesiastico diocesano) e triveneti (Commissione presbiterale regionale, Tribunale ecclesiastico regionale).

Nel 1996 è stato anche designato responsabile diocesano per il Giubileo del 2000. Al termine del Giubileo viene nominato arciprete di Conselve, incarico che mantiene fino al 2007 quando diventa vicario generale della Diocesi di Padova, compito che ha portato avanti con generosità, fraternità e servizio. A fine 2016, ha lasciato il suo incarico di vicario generale per tornare in comunità, a Bertipaglia appunto. Il vescovo Claudio Cipolla lo salutava con queste parole al Consiglio presbiterale: «Ringrazio don Paolo anche a nome dell’intero presbiterio e della Diocesi per la testimonianza di vita presbiterale e per la sua dedizione e fedeltà alla Chiesa di Padova. Apprezzo particolarmente questo suo essersi rimesso a disposizione per un servizio ordinario in una parrocchia, nella normalità di vita di una comunità: è questo il primo compito di un prete, indipendentemente dai percorsi e dagli incarichi, anche prestigiosi e di responsabilità, che possa aver ricoperto. È una scelta condivisa che ci indica un cammino, a volte inconsueto, ma sicuramente autentico di servizio alla Chiesa».

* Il profilo completo di mons. Onello Paolo Doni è su diocesipadova.it

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