Migranti. Grandi (Unhcr): “L’Ue metta sicurezza e solidarietà al centro della risposta nel Mediterraneo”
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati alla vigilia della riunione dei ministri degli interni europei: “Sono quasi 2 mila le persone morte o disperse nel Mediterraneo solo quest’anno. Sono necessari sforzi di ricerca e soccorso più coordinati e guidati dagli Stati, sbarchi prevedibili in luoghi sicuri e un accesso accelerato alle procedure di screening e di asilo”
“La riunione di domani dei ministri degli interni dell’Unione europea, in occasione di una sessione straordinaria del Consiglio Giustizia e Affari Interni, è un’occasione per l’Ue di porre sicurezza e solidarietà al centro della sua azione nel Mediterraneo e lungo tutte le altre rotte migratorie. Sono quasi 2.000 le persone morte o disperse nel Mediterraneo solo quest’anno ed è necessario agire con urgenza”. Così Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, alla vigilia della riunione dei ministri degli interni europei.
Continua Grandi: “Mentre gli Stati si accusano a vicenda, si perdono vite umane. Sono necessari sforzi di ricerca e soccorso più coordinati e guidati dagli Stati, sbarchi prevedibili in luoghi sicuri e un accesso accelerato alle procedure di screening e di asilo per identificare coloro che potrebbero aver bisogno di protezione internazionale e rimpatriare – in sicurezza e con dignità – coloro che non ne hanno bisogno. In questo spirito – continua -, accolgo con favore la proposta di Piano d’azione dell’Ue per il Mediterraneo centrale, che servirà da base per la sessione straordinaria di domani del Consiglio Giustizia e Affari Interni. Il piano garantisce la solidarietà tra gli Stati e l’impegno a rispettare i consolidati obblighi legali e morali per il salvataggio in mare e per uno sbarco sicuro e prevedibile”.
Conclude l’Alto Commissario: “L’urgenza di affrontare la disperata situazione nel Mediterraneo non sostituisce la necessità di riforme più ampie per un sistema comune di asilo più equo e meglio gestito, come proposto nel Patto UE sulla migrazione e l’asilo. Ma le persone non possono permettersi di aspettare. Con così tante vite in gioco, l’Unhcr riconosce l’importanza vitale del soccorso in mare da parte di tutti gli attori, comprese le navi di soccorso delle Ong. L’Unhcr continuerà a sostenere gli Stati nella ricerca e nell’attuazione di soluzioni immediate e umane, in linea con il diritto internazionale, per evitare altre inutili morti in mare”.