M'illumino di meno 2020, il 6 marzo una giornata dedicata al risparmio energetico e agli stili di vita sostenibili
"Quest'anno, il 6 marzo, spegniamo le luci e piantiamo un albero. Un albero fa luce".
Con questo invito Caterpillar - la nota trasmissione di Radio2 - lancia l’edizione 2020 di M’illumino di meno, giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Come già negli anni trascorsi, il Comune di Padova aderisce con convinzione a questa manifestazione, spegnendo le luci dei luoghi più centrali della città quale tangibile simbolo di adesione all’iniziativa e mettendo in campo un programma di eventi ridotto rispetto al passato a causa delle limitazioni imposte dalle misure per il contenimento del coronavirus.
Si parte la mattina con “Spegni le luci e pianta un albero”: alle ore 10.30, alla presenza dell’assessora all’Ambiente e al Verde, verranno messi a dimora sette alberi da frutto (tre albicocchi, due peschi, un pero e un melo cotogno) nel Parco del Basso Isonzo, sito pilota del progetto europeo Veneto Adapt, dedicato alle misure di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Alle 18.30 al Planetario di Padova (via Cornaro 1) andrà in scena invece “Il cielo che vediamo e quello che non vediamo più”: una proiezione speciale in cui verranno evidenziati gli effetti dell’inquinamento luminoso sull’osservazione astronomica. Segnaliamo che l’ingresso al Planetario sarà limitato secondo le prescrizioni previste dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 1 marzo scorso.
Come nelle precedenti edizioni, per sottolineare l’importanza di evitare sprechi energetici e ricordare a tutti di vivere sostenibilmente, le luci di alcuni edifici simbolo della città verranno spente.
Dalle 18 alle 20 rimarranno al buio: Palazzo Moroni, Palazzo del Capitanio, piazza delle Erbe, piazza dei Frutti, piazza dei Signori, via VIII Febbraio, piazzetta Pedrocchi, piazzetta Garzeria, Prato della Valle e la Specola. Stessa sorte toccherà alla Basilica, al Convento e al piazzale di Sant’Antonio; a Palazzo Bo, Palazzo Storione e ad alcuni dipartimenti di Ateneo; infine l’Osservatorio Astronomico effettuerà lo spegnimento totale dei computer e dell'intero impianto di riscaldamento per tutto il fine settimana. Inoltre, l'Ateneo patavino proporrà sui suoi canali social un approfondimento offerto dai propri ricercatori sul ruolo delle piante e degli alberi nella conservazione della biodiversità, sulle minacce alle quali gli ecosistemi terrestri sono sottoposti a causa degli attuali modelli di produzione e consumo e sul contributo che ciascuno di noi può dare per contenerle.
Anche le scuole avrebbero fatto la loro parte se non fossero state chiuse in questa particolare situazione di emergenza. Tantissimi, infatti, gli istituti patavini che avevano dato la propria disponibilità (per un totale di quasi 9.000 studenti) nel: fare attività botanica nel giardino della scuola/classe; realizzare in classe idee, progetti, prototipi, tesine sul cambiamento climatico; proporre letture di poesie, brani, racconti inspirati alle piante; fare lezioni di approfondimento in classe.
Infine daranno il proprio contributo in termini di riflessione e azione alcuni esercizi commerciali (Fisiosport Civitas Vitae, La Bottega del Prosciutto, Pizzeria La Lanterna, Ristorante Zairo, Osteria di Fuori Porta, Pasticceria Estense, Starbook Libreria Mondadori) che hanno sottoscritto l’impegno a: fare una corretta raccolta differenziata e sensibilizzare la clientela, abbassare luci e riscaldamento, esporre in vetrina un messaggio coerente con il tema di "M'illumino di meno".
L’assessora all’Ambiente e al Verde dichiara: "Gli alberi possono fare luce, afferma Caterpillar, ed è vero in quanto gli alberi possono rendere il nostro futuro meno buio. Essi sono e saranno sempre di più nostri alleati per combattere il riscaldamento climatico e mitigarne gli effetti negativi, soprattutto nei contesti urbani. Gli alberi infatti, oltre ad assorbire anidride carbonica, possono avere un ruolo decisivo nel mitigare le alte temperature, trattenere il terreno con le radici e favorire il drenaggio dell’acqua piovana. Essi rappresentano strumenti efficaci, ecologici ed esteticamente bellissimi per accrescere la qualità della vita e il benessere collettivo. Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo memento migliore è adesso, diceva Confucio...e aveva ragione! Per questo la nostra amministrazione ha investito con forza sul proprio capitale verde, avviando importanti progetti di lungo termine. Penso al programma di riforestazione urbana “Padova O2” che, in collaborazione con cittadini, aziende e associazioni, sta incrementando la biodiversità in città con la piantumazione di 10.000 nuovi alberi; al progetto Alberiamo Padova - Regala un albero alla tua Città con cui cittadini e associazioni possono donare alberi che contribuiranno al benessere comune rendendo più piacevole e vivibile la città; al Piano di gestione delle alberature, recentemente approvato, che consentirà la cura efficiente di un patrimonio arboreo di 49.000 alberi pubblici presenti sul territorio comunale e una programmazione ventennale (fino al 2039) tesa a triplicare la copertura arborea, a preservare la biodiversità e a contrastare i cambiamenti climatici; al Regolamento del verde e al Piano del verde, al momento in fase di elaborazione, che consentiranno di gestire il verde pubblico e quello privato in maniera intelligente ed efficiente, mettendolo a valore in un’ottica di lungo periodo".
Fonte: Comune di Padova